Il cinema d'autore approda al Museo
Nazionale del Risorgimento con la proiezione di Cento Anni di
Davide Ferrario nell'ambito del Tff. E' uno dei fiori
all'occhiello del nuovo corso avviato da Ferruccio Martinotti,
torinese, 53 anni, direttore dal 4 luglio 2016. Alle spalle
un'esperienza manageriale - da Burgo a Dytech/Sumitomo Riko -
Martinotti ha già raggiunto due risultati: il bilancio del
museo, che martedì presenterà al cda è in utile e i visitatori
sono cresciuti del 25% superando quota 100.000.
"Ci muoviamo su un doppio binario: da una parte aprire il
museo a un pubblico vasto con iniziative come mostre e cinema,
dall'altra mettersi al servizio della città con 'trasferte'
nelle periferie", spiega Martinotti. Nel 2018 il Museo celebrerà
i 140 anni dalla fondazione e i progetti sono tanti. Si parte a
gennaio con la rassegna di film 'L'Italia che verrà', curata da
Martinotti con Ferrario, e a marzo con la prima mostra
fotografica 'a(R)ma il prossimo tuo. Storie di conflitti, uomini
e religioni'.
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