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Morto Gaetano Pesce, maestro dell'architettura e del design

Morto Gaetano Pesce, maestro dell'architettura e del design

Aveva 84 anni. Si è spento a New York, dove viveva dal 1983. Manfredi: 'Dolore per la sua scomparsa. Stava lavorando a un grande progetto di arte pubblica per Napoli'

NAPOLI, 04 aprile 2024, 19:18

di Alessandra Baldini

ANSACheck

Il designer e architetto Gaetano Pesce © ANSA/EPA

Un grave lutto nel mondo del design: Gaetano Pesce, l'iconoclasta artista a cui si devono opere iconiche come la poltrona antropomorfa Up5, simbolo delle schiavitù a cui la societa' contemporanea assoggetta la donna, e' morto a 84 anni nella sua New York. Problemi di salute che lo avevano afflitto soprattutto nell'ultimo anno, come riporta la sua pagina Instagram annunciandone la scomparsa, non avevano fermato al creativita' del designer: ancora due anni fa, per Bottega Veneta, Pesce aveva firmato il set e 400 sedie per gli ospiti della sfilata della collezione primavera-estate 2023. Erano seguiti poi due modelli di borse, le prime della sua sessantennale carriera, My Dear Mountains e My Dear Prairies, uscite l'anno scorso durante la settimana del design di Milano, per la cui prossima edizione, che prendera' il via a meta' aprile, aveva preparato due nuovi progetti: una mostra alla Biblioteca Ambrosiana e una installazione in collaborazione con il Comune in Piazza San Pio XI.
    Nato a La Spezia nel 1939 e cresciuto tra Padova e Firenze, Pesce si era laureato in architettura e design industriale a Venezia studiando con maestri come Carlo Scarpa e Ernesto Rogers. Dal 1983 viveva e lavorava nella Grande Mela, in uno studio a Soho e poi al Brooklyn Navy Yard: "New York e' un luogo rigoglioso di innovazioni e colori. I miei paraventi ricordano le forme dei suoi grattacieli con le tinte della loro vitalita' spaziale. Il risultato e' un oggetto positivo, innovativo e felice che accresce il valore dello spazio dove e' posizionato", aveva spiegato una volta.
    "Pesce ha rivoluzionato il mondo dell'arte del design e dell'architettura e degli spazi limitrofi a queste categorie. La sua originalita' e la sua audacia erano impareggiabili", si legge nell'omaggio della sua pagina Instagram. Altri tributi non hanno tardato ad arrivare, come quello di Glenn Adamson che recentemente gli aveva curato una mostra in suo onore alla galleria Friedman Benda e che lo ha definito "il piu' affidabilmente provocatore tra i designer radicali italiani" o di Vittorio Sgarbi per cui Pesce ha sempre lavorato "libero dalle barriere tra i linguaggi". Per il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano, "ha esaltato nel mondo il nome del Made in Italy". Andando contro le tendenze del modernismo funzionale, negli anni Sessanta e Settanta, Pesce sperimento' con i materiali e i metodi di produzione per creare per brand come Cassima e B&B Italia mobili iconici caricati di significati politici e religiosi. Molti di questi sarebbero diventati icone del design italiano: oltre alla poltrona in poliuretano Up5 (detta anche La Mamma, era abbinata al poggiapiedi Up6 che poteva evocare un bambino), il tavolo Golgotha a forma di crocifisso tenuto assieme con resine che sembravano sangue, frutto del lavoro nella divisione sperimentale Bracciodiferro di Cassina. Opere come Italia in Croce, che tanto fece discutere quando nel 2018 fu installata a Padova dove negli anni Sessanta aveva dato vita al Gruppo N, finite poi nelle collezioni permanenti di musei come il MoMA, il Met e il Victoria and Albert di Londra, e in importanti retrospettive, a cominciare da quella del 1966 dedicatagli dal Centre Pompidou di Parigi.   

Sgarbi: 'Gaetano Pesce libero dalle barriere tra i linguaggi'

 Gaetano Pesce "ha sempre considerato il suo lavoro libero dalle barriere tra i linguaggi proprie delle arti nelle distinte discipline: architettura, scultura, pittura, disegno, design", dice Vittorio Sgarbi ricordando l'artista, morto oggi a New York all'età di 84 anni.


"Fin dalle prime mostre - sottolinea il critico - si è espresso con deliberata incoerenza, usando diversi media. Ai linguaggi tradizionali non poteva non affiancare quelli della moda, della musica, del cinema, delle performance. In questo il suo spirito ha trasferito nel nostro tempo e nelle nostre coordinate gli esempi più alti della tradizione italiana. La sua fantasia si è espressa nelle forme e nei materiali che hanno generato la sedia Nobody's perfect, il Tavolo uomo rinat", la Pulcinella lamp, il modello originale in legno della poltrona UP5_6, e altre opere tridimensionali concepite dagli anni Sessanta a oggi. Una esplosione di colori e creatività che ha prodotto oggetti apparentemente inutili, e invece tutti funzionali".


Sgarbi ricorda anche che "nel 2016, con la sua complicità", diede "la falsa notizia della sua morte in segno di provocazione contro il sindaco di Firenze per la mostra Maestà tradita. Pesce aveva avvertito il primo cittadino che per motivi di salute non sarebbe riuscito a presenziare all'inaugurazione della sua installazione nella piazza di Santa Maria Novella; il sindaco rispose che fin quando Pesce non fosse venuto a Firenze l'installazione non sarebbe stata montata. Così nacque l'idea di annunciare la morte dell'artista, in modo che il sindaco si sentisse costretto a farla montare. Adesso - conclude Gaetano Pesce ci ha lasciati per davvero". 

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