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Lonigro, "Dobbiamo far tornare gli italiani in sala"

Lonigro, "Dobbiamo far tornare gli italiani in sala"

Presidente distributori "Serve risalire al 25% di quota di mercato per i nostri film'

LOCARNO, 08 agosto 2022, 19:19

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

Cinema: c '� decreto finestra 90 giorni sala -streaming - RIPRODUZIONE RISERVATA

Cinema: c '� decreto finestra 90 giorni sala -streaming - RIPRODUZIONE RISERVATA
Cinema: c '� decreto finestra 90 giorni sala -streaming - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo mesi non facili per le sale "sono ottimista per la nuova stagione, avendo potuto vedere alle giornate di Riccione le proposte di tutte le distribuzioni. C'è una qualità e una quantità di cinema italiano molto importante.
    Siamo sempre fermamente convinti che il prodotto sia al centro di qualsiasi movimento. I bei film attirano il pubblico, generano il passaparola e portano le persone a tornare in sala".
    Lo dice all'ANSA Luigi Lonigro, direttore di 01 Distribution e presidente dell'Unione editori e distributori dell'Anica, arrivato a Locarno per il debutto del primo dei grandi film italiani della stagione, Il pataffio di Francesco Lagi, con un cast che comprende Lino Musella, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassmann, Viviana Cangiano e Giorgio Tirabassi, in concorso al festival e in uscita dal 18 agosto. "Ora arriverà Venezia, con un carico di prodotto italiano importantissimo - ricorda Lonigro -. Già il numero dei film in concorso lascia intendere la qualità e ci sono anche grandissimi film fuori concorso". In autunno "sarà anche la volte dei blockbuster e a Natale c'è una presenza di prodotto nazionale importante" spiega. "Ci aspettiamo tanto, abbiamo bisogno per fare crescere il nostro mercato che il cinema italiano torni vicino alla quota del 25%, raggiunta in passato negli anni giusti. E' un numero per cui dobbiamo lavorare. Faremo anche una grande operazione di comunicazione. Dobbiamo riappropriarci del nostro pubblico e per questo non possiamo che fare affidamento sulla qualità". In Italia "abbiamo avuto l'approccio al covid più duro d'Europa - ricorda -. abbiamo avuto la mascherina fino a poco tempo fa. Siamo stati l'ultimo Paese europeo a eliminarla". E' stato un elemento che ha contribuito al ritorno in sala più lento in Italia rispetto a quello in altri Paesi, poi "c'è un'altra questione storica che è la stagionalità.
    L'estate non esiste cinematograficamente parlando. Il cinema italiano è quasi assente, a meno che non ci siano titoli importanti al festival di Cannes. E anche molti blockbuster, come Minions 2 o Bullet Train, che sono nelle sale di tutto il mondo, in Italia non sono ancora usciti sugli schermi".
    Si spera che "l'arrivo di tutti questi titoli, che hanno creato una grandissima estate a livello europeo, possa, insieme ai titoli italiani presentati a Venezia, creare una proposta variegata e importante - osserva -. Noi abbiamo bisogno di riportare in sala tutti. I blockbuster hanno dimostrato che quando c'è un titolo di grandissima chiamata i giovani tornano.
    Ora dobbiamo recuperare il pubblico over 40, che è quello del cinema italiano d'autore e delle sale cinematografiche di città.
    Su questo l'ausilio di un prodotto di grandissimo livello sarà determinante". Lonigro commenta infine anche la scelta della Warner Bros di non distribuire più un film nato per lo streaming come Batgirl, che era quasi terminato e per cui erano già stato spesi 90 milioni di dollari, giudicandolo anche inadatto all'uscita in sala: "Credo sia stato un segnale importantissimo a livello planetario. Assumersi una responsabilità di non far uscire un film da quasi 100 milioni di budget è una decisione molto matura e importante. Chiaramente anche molto dolorosa. Però credo che il cinema in sala abbia bisogno anche di questo: di scelte coraggiose, di grandissima selezione e di grandissimi piani di lancio".
   

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