Miriam Leone, nel ruolo di una popolana vivrà all'inizio della serie, una storia d'amore con Cosimo de Medici in una scena che nulla lascia all'immaginazione (''Tu sei figlio di un banchiere io una popolana, tra noi non c'è futuro lo sai anche tu'') e così sarà. Alessandro Preziosi nei panni del Brunelleschi; Guido Caprino l'amico fedele di Cosimo. Ma soprattutto una Firenze magnifica, in tutto il suo splendore rinascimentale. Anche se condita volutamente di una vena di thriller politico, e dramma familiare, intrighi, passioni e qualche elemento di finzione. E' 'I Medici' la serie tv evento con oltre 100 attori da martedì 18 ottobre in prima visione mondiale su Rai1 per otto puntate. Diretta dal regista americano Sergio Mimica-Gezzan e scritta da Frank Spotnitz (anche coproduttore con Luca e Matilde Bernabei) e Nicholas Meyer, è stata presentata in anteprima questa sera a Palazzo Vecchio alla presenza del premier Matteo Renzi, con il cast a partire dal protgonista Richard Madde e la proiezione del primo degli otto episodi, seguita da una cena di gala, con i ministri Franceschini e Boschi. Forfait annunciato per Dustin Hoffman, protagonista della prima puntata nei panni di Giovanni, capostipite della dinastia, dal cui avvelenamento (inventato) prende le mosse la vicenda raccontata, sul tappeto rosso, dal regista, lo stesso Spotniz e gli attori: da Annabel Scholey (la moglie di Cosimo) a Caprino, da Miriam Leone a Preziosi; dalla rockstar Skin, che ha firmato insieme al compositore Paolo Buonvino ''Renaissance'', la canzone sui titoli di testa e di coda, al protagonista Madden (il Trono di Spade, Cenerentola) in arrivo dal Sudafrica per il red carpet serale. I Medici propone un viaggio nel tempo che farà rivivere le sontuose atmosfere degli albori del Rinascimento attraverso gli sfarzi e gli intrighi di una delle famiglie più potenti d'Europa. Tutto parte da Giovanni de' Medici, figlio di un mercante di lana fiorentino, che voleva per i suoi figli una vita migliore della sua. Giovanni divenne banchiere, anzi, il primo banchiere del Papa. Questo generò l'enorme fortuna e potere della famiglia, e soprattutto stabilì che il tipo di servizio bancario praticato dai Medici non costituiva ''usura'', fino a quel momento considerata un peccato.
Per la prima volta, una generazione di giovani con idee e ambizioni poteva aver accesso a un capitale. Era l'inizio del mondo moderno, quello che oggi noi tutti conosciamo. Ma i Medici non si fermarono qui. Mentre Giovanni faceva prosperare la sua banca a Firenze, a Roma venivano riscoperte le antiche rovine della classicità. “Talvolta è necessario agire male per fare il bene”, dice Giovanni ai suoi figli, un’affermazione che hanno accettato ma che li ha tormentati''. I personaggi della serie, spiega Spotnzitz ''sono vissuti quasi seicento anni fa, eppure la fama dei Medici non conosce cedimenti''. Il regista Sergio Mimica-Gezzan ha voluto ''parlare di chi ha creato la cultura di questo Paese''. Secondo Guido Caprino, interprete di Marco Bello, ''Cosimo deve uscire da un'ombra e per farlo ha bisogno di personaggi che devono rimanere quasi invisibili; un uomo di popolo che si dà completamente alla sua causa''. Annabel Scholey descrive il suo personaggio, la contessina moglie di Cosimo, come ''una brava sposa, ma che ha anche un grande potere''. E dopo la moglie, prende la parola il primo amore di Cosimo, Miriam Leone: ''Bianca è una donna che viene dal niente, è pura, e riporta Cosimo alla realtà, non cambiando il corso della storia''. Per Alessandro Preziosi ''Brunelleschi rappresenta quello che Cosimo avrebbe voluto essere, e il connubio dei due rappresenta l'eternità''. Sarah Felberbaum è invece Maddalena: ''Del mio personaggio si sa molto poco ma ho voluto creare una donna orgogliosa, nonostante sia una schiava quindi non libera''. A proposito della sua collaborazione con Paolo Buonvino, Skin racconta: ''La prima volta che l'ho incontrato ho pensato fosse un genio. Ho voluto realizzare un brano moderno, nonostante si parli di una famiglia di 600 anni fa, perché quello che hanno fatto continua oggi in ogni campo''.
I Medici è una serie, fanno notare Luca e Matilde Bernabei 'dove tutto è italiano ''ma abbiamo avuto bisogno anche della capacità di storytelling americana e di un regista come Sergio Mimica - Gezzan". Frank Spotnitz, sottolinea che ''non si hanno notizie nella storia di come Giovanni de' Medici fosse stato ucciso quindi abbiamo creato questo mistero che Cosimo e Lorenzo devono scoprire'' Quella Italiana, secondo lui ''è una cultura che non ha pari".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA