(ANSA) - Di giorno c'è solo il buio, non c'è il mare, né le montagne, o i volti di mamma e papà, le proprie piccole cose. Eppure di notte, con gli occhi chiusi, affiorano immagini, fino ad allora nascoste in qualche luogo misterioso, del mondo reale, le forme e i colori che possono vedere gli altri. E' un mistero che la scienza ha reso noto e sul quale il documentario 'I sogni di Omero' ora tenta di indagare. E' l'enigma dei sogni dei ciechi dalla nascita che, secondo i ricercatori del Laboratorio del Sonno della Facoltà di Medicina dell'Università di Lisbona, sono uguali a quelli dei vedenti.
Il documentario è un esperimento per tentare di portare alla luce quelle immagini, renderle visibili attraverso il racconto dei non vedenti subito dopo il risveglio, di svelare la magia della fase REM che sembra in qualche modo risarcire chi ha subito sin dal primo battito del cuore una privazione tanto grande. Rosa, Domenico, Gabriel, Daniela e Fabio, tutti ciechi dalla nascita, sono i protagonisti del film. Non hanno paura di raccontarsi. Non si conoscono o si conoscono poco, vivono lontani, conducono esistenze e coltivano passioni diverse, ma hanno accettato di far conoscere assieme la realtà più intima che emerge durante il sonno, che è il filo rosso che lega le loro cinque vite.
E' anche un modo per provare ad avvicinarsi alla verità su un fenomeno a cui la comunità scientifica non sa dare risposta: le ipotesi sono che le immagini possano generarsi dall'interazione tra l'attività della corteccia visuale con l'attività degli altri organi sensoriali, ma non è escluso, però, che l'essere umano possieda una sorta di banca dati di immagini "innate", utilizzate per preservare la specie.
Autore del documentario è Emiliano Aiello, regista romano che da molti anni porta avanti il progetto di realizzare un film che narri la vita dei non vedenti. La scelta del titolo non è casuale: Omero è il primo a scrivere e a parlare dei sogni. Per la cultura occidentale è un uomo cieco dalla nascita, ma è custode di uno degli immaginari più ricchi e vividi della storia dell'umanità. Proprio all'Odissea è ispirata la struttura narrativa del documentario, che si snoda attraverso il lungo viaggio che fa Gabriel, uno dei protagonisti, per ritornate a casa. Un'esplorazione attraverso i suoi sogni e attraverso quelli degli altri personaggi che di volta in volta incontrerà e che rappresentano le figure cardine dell'epopea omerica. La realizzazione del progetto è supportata dal Centro Produzione Audiovisivi dell'Università Roma Tre e dalla casa di produzione indipendente Tfilm, che ha già all'attivo titoli presenti nei principali Festival italiani e internazionali. Per raccogliere i fondi necessari al progetto è stata avviata una campagna di crowdfunding attraverso la piattaforma Indiegogo (https://www.indiegogo.com/projects/il-sogno-di-omero-the-dream- of-homer).
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