Il medico omeopata Massimiliano
Mecozzi è stato condannato per omicidio colposo anche in appello
ad Ancona, in relazione alla morte nel 2017 di un piccolo
paziente, Francesco Bonifazi, 7 anni, originario di Cagli,
ucciso da un'otite degenerata in encefalite, curata con rimedi
omeopatici.
I giudici di secondo grado (presiedeva Antonella Di Carlo)
hanno confermato oggi i tre anni di pena per il medico 62enne,
di Pesaro, e l'interruzione per cinque anni dai pubblici uffici
(quando la sentenza passerà in giudicato). Secondo l'accusa
Mecozzi (non ha mai preso parte fisicamente al processo) è
responsabile della morte del bambino, curato inizialmente con i
soli rimedi omeopatici: il bambino arrivò in gravissime
condizioni all'ospedale Salesi di Ancona. Rimase tre giorni in
agonia, poi morì il 27 maggio 2017. A novembre 2022 c'era stata
la condanna di primo grado per Mecozzi, al Tribunale di Ancona,
appellata poi dalla sua difesa, l'avvocato Fabio Palazzo.
Si era paventato un rischio prescrizione a novembre 2024, ma
ci saranno invece tutti i tempi anche per un eventuale ricorso
in Cassazione se l'omeopata vorrà ricorrere. Oggi in Corte
d'appello ad Ancona c'era il nonno materno di Francesco,
Maurizio Olivieri, parte civile insieme allo zio paterno del
bambino, rappresentati dall'avvocato Federica Mancinelli. Parte
civile anche l'Unione consumatori rappresentata dall'avvocato
Corrado Canafoglia. "La condanna in appello è importante -
commenta Canafoglia - perché conferma che di fronte alla
malattia bisogna ricorrere alla medicina tradizionale.
L'omeopatia non è medicina, sono trattamenti consentiti nei
primi tre giorni poi i protocolli sanitari prevedono la
prescrizione degli antibiotici".
Oltre all'omeopata erano finiti a processo anche i genitori
del bambino, Maristella Olivieri e Marco Bonifazi, condannati
nel 2019, in primo grado, in abbreviato, a tre mesi di
reclusione (pena sospesa). Furono ritenuti responsabili di
negligenza e imprudenza nei confronti del figlio, perché avevano
seguito in buona fede i consigli di Mecozzi a cui si erano
rivolti anche in passato per altre cure alternative alla
medicina tradizionale.
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