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La ragazza: 'Costretta a bere, non avevo la forza di reagire'

La ragazza: 'Costretta a bere, non avevo la forza di reagire'

'Dopo una bottiglia di vodka il black out'. L'avv. Bongiorno: 'Ha parlato di suicidio'

CAGLIARI, 08 novembre 2023, 11:01

Redazione ANSA

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Ciro Grillo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ciro Grillo - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ciro Grillo - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Non avevo la forza di reagire. Mi hanno costretta a bere una bottiglia di vodka, da lì in poi il black out". La ragazza italo-norvegese sta proseguendo il suo racconto nel processo a porte chiuse per violenza sessuale di gruppo che vedi imputati Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia. La principale accusatrice ha ripercorso, rispondendo prima al pm e poi alla sua avvocata Giulia Bongiorno, la serata del 16 luglio 2019 e la notte del 17 trascorsa nella villa della famiglia Grillo a Porto Cervo: è qui che sarebbe stata costretta a bere una bottiglia di vodka che le avrebbe causato una sorta di black out. 

"Ero paralizzata, volevo urlare ma non riuscivo a muovermi". Questo - a quanto si è appreso - è uno dei passaggi più drammatici del racconto della ragazza italo-norvegese, principale accusatrice dei quattro imputati di violenza sessuale di gruppo, Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, durante l'udienza a porte chiuse che si sta svolgendo nel tribunale di Tempio Pausania. Una deposizione fiume per la giovane, 19enne all'epoca dei fatti, che sta rispondendo alle domande del procuratore Gregorio Capasso, dopo un crollo emotivo che aveva determinato una breve sospensione dell'udienza.

"Una ragazza distrutta, devastata che ha fatto una deposizione tra i singhiozzi". Così l'avvocata di parte civile Giulia Bongiorno ha decritto il racconto della principale accusatrice di Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia a processo per violenza sessuale di gruppo. "Credo che per un legale queste giornate siano le più difficili, le più complicate e le più dolorose, perchè vedere una persona che ha parlato di suicidio, di atti di autolesionismo, di corse verso i binari per farsi mettere sotto il treno non è facile. A volte queste cose si banalizzano ma invece sono di una gravità inaudita", ha aggiunto.
   

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