Inchiesta riaperta e nuove indagini sulla presenza di amianto nella scuola Leonardo da Vinci di Firenze: rigettata la richiesta di archiviazione presentata dal pm Massimo Bonfiglio. Ne dà notizia l'Osservatorio nazionale amianto (Ona), parlando di "una prima importante vittoria".
Il gip Alessandro Monetti ha infatti ritenuto necessario proseguire le indagini, accogliendo l'istanza e l'atto di opposizione presentata dall'Ona e da diversi cittadini coinvolti. Dopo aver visionato la documentazione fornita dai legali Ona nel corso dell'udienza del 29 giugno presso il Palazzo di Giustizia di Novoli, il gip ha stabilito che il caso non è affatto chiuso. L'ipotesi di reato è violazione della normativa sui controlli previsti dalle legge 257/1002.
"L'Osservatorio Nazionale Amianto reitera la richiesta alle Autorità, prima di tutto al sindaco Nardella, responsabile della tutela della salute pubblica, di bonficare integralmente il sito ITI Leonardo da Vinci di Firenze, salvi i profili di responsabilità che verranno eventualmente accertati dalla Magistratura”, dichiara il presidente dell'Ona, l'avvocato Ezio Bonanni. “Ci dispiace doverlo dire, ma c'è stata poca attenzione, prima di tutto da parte del precedente sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che durante il periodo del suo mandato ha sottovalutato il rischio amianto in ITI, e così per il resto d'Italia quando ha assunto la carica di presidente del Consiglio, pur essendosi impegnato ad avviare la ristrutturazione di tutti gli edifici scolastici, che hanno anche altri problemi, già dall'estate del 2014. Ciò avrebbe risolto il problema amianto nelle scuole, tuttavia si è trattato solo di promesse di stampo elettorale”, aggiunge Bonanni.
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