Il Gamma Knife dell'Ospedale
Cannizzaro di Catania continua ad essere scelto da pazienti
residenti fuori dalla Sicilia. La tecnologia Gamma Knife è una
forma speciale di radiochirurgia che utilizza un sistema
multisorgente per somministrare raggi gamma con estrema
precisione e consente così di colpire lesioni cerebrali con
un'elevata dose di radiazioni senza danneggiare il tessuto sano
circostante e, in determinati casi, riducendo notevolmente il
rischio di complicanze rispetto all'intervento chirurgico
tradizionale. Negli ultimi due mesi, ripresa a pieno regime
l'attività assistenziale ridotta durante il lockdown, al Centro
dell'Azienda Ospedaliera si sono rivolte due donne della
provincia di Roma e della provincia di Napoli. Una terza, di
Reggio Calabria, ha programmato il trattamento il prossimo mese
e un uomo della provincia di Cosenza è stato trattato a luglio.
In un caso il trattamento è stato di tipo funzionale in quanto
volto alla riduzione di una lesione cerebrale causa di
epilessia. Per una lesione più aggressiva già ad aprile, in
piena emergenza Covid-19, una 52enne del Leccese era stata
curata dal Centro dell'Azienda Cannizzaro in quanto l'unico
funzionante in tutto il Sud Italia.
Negli altri casi il ricorso al Gamma Knife è stato indicato per
la cura di meningiomi, cioè tumori a origine dalle meningi che
nei pazienti trattati erano localizzati in zone profonde
dell'encefalo difficilmente raggiungibili con intervento
chirurgico tradizionale, e in una donna si presentavano in forma
multipla: il trattamento mininvasivo, possibile con questa
speciale forma di radiochirurgia, ne ha consentito il blocco
della crescita e in alcuni casi anche la riduzione senza
apertura della scatola cranica.
"Si tratta - spiega il direttore generale Giuffrida - di
un'eccellenza di alta tecnologia. Grazie al sostegno
dell'assessore alla Salute Ruggero Razza l'Azienda Cannizzaro è
impegnata a valorizzare al meglio questa preziosa risorsa del
servizio sanitario regionale".
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