"Visto che la giostra delle
meraviglie non smette mai di girare, tu continua sempre a
sognare". E il sogno dei ragazzi della 2 A della scuola media
"Pascoli Crispi" di Messina oggi è diventato realtà, perché la
loro invenzione, la Giostrina delle meraviglie, ha conquistato
la giuria. Adesso per Aurora, Emanuele, Sofia, Maressa e
Federico si apriranno, insieme ai loro compagni di classe, le
porte della competizione nazionale che si terrà il 26 settembre
a Pietrarsa (Napoli), presso il Museo Ferroviario.
Si chiude così la tappa siciliana di "Eureka Funziona!",
l'iniziativa didattica di Federmeccanica, patrocinata dal
Ministero dell'Istruzione e del Merito, e organizzata a livello
territoriale da Sicindustria Messina, con il supporto
dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Duecentodieci in totale i
ragazzi provenienti da quattro Istituti Comprensivi ("Salvo
D'Acquisto", "San Francesco di Paola", "E. Vittorini" e "Pascoli
Crispi") che si sono cimentati nella gara di costruzioni
tecnologiche con l'obiettivo di ideare, progettare e costruire
un vero e proprio giocattolo, a partire da un kit fornito di
vari materiali.
"L'obiettivo - ha detto il presidente di Sicindustria
Messina, Pietro Franza - è quello di diffondere la conoscenza
della meccanica attraverso la realizzazione, in gruppi di
lavoro, di giocattoli mobili. La formazione
all'imprenditorialità e l'orientamento devono iniziare sui
banchi di scuola così da stimolare il talento e la passione
delle inventrici e degli inventori di domani. La preziosa
collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria dell'Università
di Messina ci ha accompagnato in questo percorso di
avvicinamento alle discipline Stem e alla loro applicazione".
"I ragazzi - ha concluso Franza - hanno avuto modo di
sperimentare cosa significhi il fare impresa perché per produrre
il giocattolo hanno dovuto rispettare alcune procedure (le
regole dettate dal progetto), pianificare il lavoro da svolgere,
creare e costruire il giocattolo utilizzando la fantasia e
quindi hanno innovato. Ma non solo, perché hanno sviluppato
competenze di team working e, allo stesso tempo, hanno maturato
il senso di responsabilità e la consapevolezza che il lavoro di
ciascuno contribuisce al successo del lavoro del gruppo".
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