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Mistero del naufragio del Garau,volume sarà presentato a Palermo

Mistero del naufragio del Garau,volume sarà presentato a Palermo

Domani alla libreria del Mare edito da Libridine

PALERMO, 23 maggio 2024, 10:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Il libro "Massimo Garau, la vera storia del naufragio", (edizioni Libridine, pagine 268, 19 euro) scritto da Gaspare Bilardello, imprenditore e genero dell'armatore Giuseppe Quinci da tutti chiamato "Pino Mazara", morto nel 2017, che fu il proprietario dell'imbarcazione attrezzata per la pesca oceanica, iscritta al compartimento marittimo di Mazara del Vallo, sarà presentato domani pomeriggio alle ore 18:30 alla Libreria del Mare a Palermo. Interverranno l'editore Francesco Sferlazzo e il titolare della libreria Maurizio Albanese. Nella sciagura, raccontata nel volume avvenuta la sera del 16 febbraio 1987 nel mar Mediterraneo morirono 19 marinai quattro italiani e quindici africani, regolarmente imbarcati e dipendenti della societa' armatrice proprietaria della nave. "Da quando ho terminato il lavoro di scrittura del libro nel marzo del 2022 e dopo averlo presentato in molte città italiane segnalo con soddisfazione che è accresciuta significativamente la curiosità attorno a questa narrazione - afferma l'autore - Contestualmente aggiungo che altre verità importanti sono emerse in quest'ultimi mesi, oltre a quelle già trattate nel libro, che avvalorano sempre più le ragioni del mio scrivere e nel continuare in quella che si configura oramai per me come una vera e propria missione".
    "Questo e' un lungo racconto, ricorda Nicola Cristaldi nella prefazione al volume, "in cui scorrono fatti e ipotesi, fantasie popolari che uccidono la verita' qualunque essa sia". Gia' perche' sull'affondamento del peschereccio sono state avanzate tante teorie. Dopo diversi mesi dalla scomparsa, tra congetture sospetti, illazioni, ricostruzioni fantasiose, la barca da pesca viene individuata ad 83 metri di profondita' , adagiata sul fondale marino tra Tunisi, e l'isola di Pantelleria, e solo dopo dieci anni riportata in superficie. Nella vicenda si delinea, inesorabilmente, come in molti altri misteri italiani, l'ombra del depistaggio. Anche Paolo Borsellino, allora procuratore indago' sul mistero.
   

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