Prima hanno ripulito la lapide che
ricorda uno dei più gravi delitti politico-mafiosi. Poi hanno
recitato e cantato per rappresentare l'impegno antimafia di Pio
La Torre e del suo collaboratore Rosario Di Salvo, uccisi il 30
aprile 1982. Così i ragazzi di quattro scuole palermitane hanno
dato il via alle iniziative che per una settimana ricorderanno
il segretario regionale del Pci proponente con Virginio Rognoni
della legge sulla confisca dei beni e dell'introduzione del
reato di associazione mafiosa nel codice penale. Seguiranno
incontri e altre iniziative che si concluderanno il 30 aprile
nel luogo dell'agguato.
Oggi gli studenti hanno messo in scena la drammatizzazione di
una dialogo immaginario tra Pio La Torre e un mafioso. Quindi
hanno interpretato alcuni canti per testimoniare la loro scelta
antimafia.
Alla manifestazione è intervenuto anche il presidente della
Commissione antimafia dell'Ars, Antonello Cracolici, per il
quale i gesti simbolici dei ragazzi rappresentano un momento di
memoria e di impegno perché non torni il clima di quell'epoca.
"Non abbiamo mai voluto che questa giornata fosse un rituale
vuoto" hanno detto il presidente del centro Pio La Torre,
Loredana Introini, e il presidente emerito Vito Lo Monaco.
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