Integrare e adeguare la rete
impiantistica esistente, consentire il recupero energetico, la
riduzione dei movimenti dei rifiuti e una maggiore protezione
dell'ambiente, anche attraverso la realizzazione di due
termovalorizzatori per la chiusura del ciclo. Sono questi i
principali contenuti del nuovo Piano regionale di gestione dei
rifiuti della Sicilia, apprezzato dal governo Schifani nel corso
della giunta di oggi pomeriggio.
I termovalorizzatori - ad esclusiva iniziativa e
realizzazione pubblica - sono la grande novità del Piano e
saranno costruiti in aree idonee delle due maggiori città
metropolitane, Palermo e Catania. Una scelta che tiene conto di
fattori geografici, per essere al servizio delle due macro-aree
della Sicilia occidentale e orientale con la relativa viabilità,
e per la presenza di impianti esistenti o di prossima
realizzazione.
"Il provvedimento adottato oggi in giunta - afferma il
presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - è il
segnale tangibile dell'accelerazione che il mio governo intende
dare alla soluzione del problema dei rifiuti in Sicilia. Un mese
fa sono stato nominato commissario straordinario con decreto del
presidente del Consiglio dei ministri e subito mi sono messo al
lavoro su questo fronte. Il Piano prevede anche la realizzazione
di due termovalorizzatori che avranno un costo presuntivo di 800
milioni di euro: saranno impianti costruiti con risorse del
Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021/2027 e la gestione
verrà affidata a operatori di mercato selezionati con procedura
ad evidenza pubblica. Questo significa che l'investimento a
carico degli utenti e il suo ammortamento è nullo. Nello stesso
tempo, garantiranno risparmi nello smaltimento dei rifiuti a
carico dei Comuni e una produzione di energia che comporterà
ricavi: tutto ciò si tradurrà concretamente nella riduzione
della Tari per i cittadini".
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