/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omicidio nel rione Sperone, fermato anche il ferito

Omicidio nel rione Sperone, fermato anche il ferito

Sparatoria preceduta da altro conflitto a fuoco

PALERMO, 27 febbraio 2024, 15:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

-     RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' in stato di fermo Alessio Caruso, l'uomo ferito ieri durante una sparatoria costata la vita a Giancarlo Romano, ucciso per strada nel quartiere Sperone a Palermo. Per il delitto stamattina erano stati fermati altri due uomini, Camillo e Antonio Mira, padre e figlio, rispettivamente di 55 e 20 anni. Poco dopo lo stesso provvedimento è stato notificato dalla Squadra Mobile e dal Sisco a Caruso che è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Buccheri La Feria con ferite all'addome e alla testa. Ai tre si contestano, a vario titolo, le accuse di omicidio, tentato omicidio, porto abusivo d'arma da fuoco e tentata estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso.
    Dalle indagini è emerso che Caruso, poco prima dell'omicidio di Romano, aveva avuto una violenta discussione culminata in una sparatoria, di fronte ad una sala scommesse di corso dei Mille, con Camillo Mira. Nella lite, nata dal tentativo di estorsione sui proventi illeciti delle scommesse clandestine e da un debito mai onorato, erano rimasti feriti un cliente e lo stesso Mira.
    Romano, Caruso e i Mira, padre e figlio, qualche ora dopo si sarebbero affrontati di nuovo allo Sperone. Anche in questo caso sono stati sparati colpi d'arma da fuoco e Romano ha perso la vita.
    La ricostruzione dei fatti è avvenuta attraverso la visione delle immagini registrate dalle telecamere di video sorveglianza installate nella zona, e dagli esiti delle perquisizioni effettuate dagli investigatori nelle ore immediatamente successive al delitto. Sono state trovate due armi utilizzate negli scontri a fuoco.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza