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Siciliano per ragazzi, abecedario di parole ritrovate

Siciliano per ragazzi, abecedario di parole ritrovate

Una lingua omologata ma può essere recuperato come un gioco

PALERMO, 21 febbraio 2024, 10:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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MARINA CASTIGLIONE: COMU SI DICI? (EDIZIONI MUSEO PASQUALINO, 71 PAGINE, 12 EURO) Nell'uso quotidiano il siciliano si va perdendo sotto la pressione di una lingua omologata ma può essere recuperato come un gioco. Così lo ripropone Marina Castiglione, ordinaria di Linguistica italiana all'università di Palermo, nel suo libro per ragazzi "Comu si dici?" (Come si dice?) pubblicato dalle edizioni Museo Pasqualino di Palermo con le illustrazioni di Roberta Ferruggia.
    Marina Castiglione si occupa di dialettologia siciliana e di progetti per la salvaguardia del patrimonio linguistico regionale. Il suo abecedario destinato a bambini del terzo millennio ha come protagonista Rosinella, una ragazzina che cerca tra le lettere dell'alfabeto le parole più evocative del siciliano. E ogni parola si porta dietro una lunga storia culturale da cui le famiglie, dice Castiglione, hanno cominciato ad allontanarsi quando si sono convinte che l'uso del dialetto fosse segno di ignoranza, rozzezza, volgarità. È passata così in secondo piano la sua storia antica arricchita dalle mescolanze con il greco, l'arabo, il normanno, il castigliano, il catalano.
    Nonostante ciò, il siciliano si può ritrovare in alcuni ambiti comunicativi, e da qui Castiglione lo riprende e lo contestualizza in una canzone popolare, in una filastrocca o in un testo letterario. L'esercizio quotidiano della pronuncia delle parole serve, secondo Castiglione, a recuperare anche un ricco patrimonio fonetico.
   

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