Le devastazioni dei bombardamenti,
i ricoveri che accoglievano la popolazione atterrita, l'arrivo
delle truppe americane, la ripresa della vita quotidiana.
Palermo ricorda il 1943 con una mostra e varie iniziative che
scandiscono i momenti salienti di una pagina storica cruciale.
Proprio l'operazione Husky, come venne chiamata, segnò una
svolta decisiva nel confronto militare della seconda guerra
mondiale
La mostra, curata da Attilio Albergoni, sarà inaugurata nella
sede dell'archivio storico comunale il 9 maggio (resterà aperta
fino al 9 settembre). La scelta della data non è casuale: quel
giorno di 80 anni fa Palermo subì uno dei più terrificanti
bombardamenti della seconda guerra mondiale. Precedette di due
mesi lo sbarco degli Alleati il 10 luglio 1943 che il 22 luglio
entrarono in una città praticamente distrutta.
La mostra, promossa dall'assessorato comunale alla cultura
guidato da Giampiero Cannella, ripercorre gli anni della guerra
con gli sfollamenti, i raid aerei, le difficoltà alimentari, le
ferite al patrimonio culturale che venne in buona parte salvato
e recuperato dal Soprintendente del tempo, Mario Guiotto, e da
Mason Hammond dell'Amgot che coordinò a Palermo l'operazione
"Fine Arts and Monuments".
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