Sindaco e assessori di Sciacca
(Agrigento) una volta al mese si trasformano in volontari della
Mensa della solidarietà, fondata 12 anni fa da don Pasqualino
Barone. È stato lo stesso sacerdote a rivelare la notizia che il
sindaco Fabio Termine e gli altri componenti della sua giunta
avrebbero voluto rimanesse riservata. "È una cosa che abbiamo
deciso di fare con trasporto emotivo, una scelta personale:
ovviamente la politica non c'entra", ha precisato l'assessora
Agnese Sinagra.
Già prima dello scorso Natale gli amministratori comunali di
Sciacca, cucinando o servendo ai tavoli, hanno preparato la cena
per la quarantina di indigenti circa che ogni giorno, grazie al
lavoro di uno staff di volontari fissi, possono ricevere un
pasto caldo. Per l'attività di volontariato occasionale
periodicamente sono all'opera anche i rappresentanti dei club
service, le associazioni che raggruppano i militari in pensione
e cittadini comuni.
"C'è una bella attenzione su di noi, ma gestire tutto è
sempre più complicato", dice padre Pasqualino. "Ogni giorno -
aggiunge - servono persone disponibili a dare una mano, ma
naturalmente occorrono anche derrate alimentari, per non parlare
dei soldi per comprare fornelli e suppellettili e quelli per
pagare le bombole del gas e le bollette. Come tutti anche noi
abbiamo subito i rincari del caro energia. Ma grazie a Dio tanta
gente ci aiuta e comprende la necessità di fare qualcosa per chi
è in difficoltà". E tra chi ottiene un aiuto ci sono anche
persone che si vergognano a presentarsi nel salone attiguo alla
chiesa di Santa Caterina, dove si trova la Mensa della
solidarietà: "Sono persone bisognose che temono per la loro
dignità, a loro portiamo da mangiare direttamente a casa".
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