Finanzieri del
comando provinciale di Messina hanno eseguito un'ordinanza
emessa dal Gip di Barcellona Pozzo di Gotto che dispone la
misura interdittiva del divieto temporaneo di svolgere attività
professionale o imprenditoriale, per un anno, nei confronti di
un consulente del lavoro e di sei imprenditori. Le persone
indagate sono attive in svariati settori economici e con sedi in
paesi della costa tirrenica messinese e sono accusate di reato
di truffa aggravata ai danni dello Stato. Militari della Guardia
di finanza contestano agli imprenditori di avere ottenuto
vantaggi fiscali, compensi e indennità, manifestando assunzioni
fittizie di lavoratori. Con l'aiuto di un consulente del lavoro,
accusa la Procura, avrebbero creato delle società risultate
improduttive e prive di alcuna struttura aziendale solo per
instaurare rapporti di lavoro fittizi, anche di breve durata,
sufficienti a giustificare le illecite richieste di indennità
contributive ai danni del sistema previdenziale nazionale e
dell'Erario. E' stato applicato nei confronti di gran parte
degli indagati anche il sequestro delle somme indebitamente
percepite per rapporti di lavoro inesistenti, per un ammontare
di circa 200.000 euro Le false assunzioni hanno consentito di
giustificare, in un secondo momento, l'indebita percezione dei
contributi assistenziali a sostegno del reddito, legati alle
indennità Covid-19 e principalmente alla cosiddetta Naspi (Nuova
assicurazione sociale per l'Impiego).
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