Da poche settimane si è aperta la
stagione venatoria e in Sicilia è già emergenza bracconaggio: a
testimoniarlo sono gli stessi cacciatori che, sui profili e
gruppi venatori di Facebook, pubblicano tranquillamente foto e
video di carnieri di conigli esorbitanti e di furetti vietati,
in palese violazione del Calendario venatorio della Regione
Siciliana e delle leggi statali sulla tutela della fauna". E'
quanto ha denunciato il Wwf Sicilia che ha pubblicato una
"galleria degli orrori e dell'illegalità" segnalata
all'associazione ambientalista da "alcuni cacciatori corretti,
disgustati dal dilagare di immagini di battute di caccia di
frodo. Ecco qualche esempio fatto dall'associazione
ambientalista". Per il Wwf si tratta "di illeciti sia
amministrativi che penali che comporterebbero, se accertati e
puniti, sanzioni da 200 fino a 1.200 euro, multe fino a 1.550
euro e la sospensione della licenza di caccia fino a tre anni".
Dopo i ricorsi al Tar e al Cga il primo ottobre è iniziata la
caccia al coniglio con numerose limitazioni e restrizioni. Per
il Wwf "le immagini postate sui social "sono l'evidente
dimostrazione che in Sicilia la stagione venatoria è fuori
controllo e la fauna è minacciata da una caccia selvaggia. Il
quadro che emerge è quello di una sconfortante situazione di
vera e propria emergenza illegalità, dove il territorio
regionale è in balia di cacciatori di frodo senza scrupoli, che
non rispettano le regole previste dal calendario regionale e che
commettono gravi illeciti penali alla luce del sole, grazie ad
una carenza strutturale di controlli ed alla conseguente quasi
certezza di restare impuniti".
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