(ANSA) - PALERMO, 10 GIU - "Nella lista 'Progetto Palermo'
della sesta circoscrizione è candidato il caporal maggiore capo
Nicola Piraino, militare dalla carriera limpida costellata da
encomi, che ha rinnegato suo padre, scelta per la quale ci vuole
anche un certo coraggio e che merita la stima di tutti noi, come
altri hanno dovuto fare nella storia della nostra Sicilia". Così
il candidato sindaco del centrosinistra, Franco Miceli, replica
agli attacchi del coordinatore di Fi Antonio Tajani e del
candidato sindaco del centrodestra, Roberto Lagalla, che pur
senza fare esplicitamente il nome di Piraino farebbero
riferimento a lui quando parlano "del figlio di un boss
candidato nelle liste del Pd".
"Il nostro è un comportamento ben diverso da chi apre le porte
ai condannati come Dell'Utri e Cuffaro, o da chi mercanteggia
voti con i boss di Cosa Nostra - aggiunge Miceli -
La candidatura di chi, in Forza Italia e in appoggio di Lagalla,
oggi cerca i voti di Cosa nostra mettendosi a disposizione dei
boss è cosa ben diversa. La verità è che la destra pur di
tentare di raccattare voti non guarda in faccia nessuno e che
della lotta alla mafia non gli importa assolutamente nulla. È
indegno tentare di mettere le due cose sullo stesso piano.
Comportamento proprio di chi, con la coscienza sporca e
disperato per il crollo di consenso, cerca di confondere gli
elettori, che fessi non sono". (ANSA).
Palermo: Miceli, Piraino caporalmaggiore e lontano da padre
Candidato sindaco c.sinistra, attacchi Tajani e Lagalla indegni
