(ANSA) - PALERMO, 09 MAG - Il piano di riequilibrio approvato
dal consiglio comunale di Palermo lo scorso 31 gennaio, secondo
il Ministero dell'Interno "si fonda in parte significativa su
nuove entrate tributarie, oggi consentite solo dalle richiamate
disposizioni eccezionali, quale l'addizionale Irpef e quella sui
diritti di imbarco, per le quali non sono state acquisite ancora
le necessarie deliberazioni consiliari di adozione delle
stesse". Lo scrive l'ufficio che si occupa di consulenza e studi
finanza locale e consulenza per il risanamento degli enti locali
dissestati del ministero. Una istruttoria che è stata aperta in
seguito alla segnalazione sulla "grave violazione del criterio
di veridicità e del principio di prudenzialità nella redazione
del piano di riequilibrio, sulla previsione di incremento dati
di riscossione sproporzionati e sovrastimati, sulla manifesta
inesattezza nel calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità,
sulla mancata approvazione del bilancio pluriennale 2021-2023 e
sullo squilibrio strutturale negli anni 2022, 2023 e 2024 fatta
da 10 consiglieri comunali con in testa Fabrizio Ferrandelli e
Ugo Forello, che oggi hanno rivelato ai giornalisti l'esito
della istruttoria del Ministero dell'Interno alla presenza di
Giulia Argiroffi, Cesare Mattaliano tra i firmatari dell'esposto
a Roma. Nel documento si evidenzia "complessivamente dagli atti
in possesso, il piano di riequilibrio adottato, si presenta
quale contenitore di misure in gran parte subordinate ad entrate
nuove al momento non certe, che condizionano, di fatto, l'intero
impianto del piano". (ANSA).
Comuni: Palermo;Azione +Europa,dati falsi piano riequilibrio
Ferrandelli e Forello, lo rivela istruttoria aperta da ministero
