(ANSA) - PARTINICO, 22 MAR - I carabinieri della compagnia di
Partinico hanno eseguito un'ordinanza cautelare nei confronti di
11 indagati tra la Sicilia e il Piemonte, accusati di spaccio di
sostanze stupefacenti ed estorsione. Le indagini coordinate
dalla Dda hanno portato a 9 destinatari della custodia in
carcere e 2 all'obbligo di dimora nel Comune di residenza. Il
provvedimento è del gip di Palermo. L'indagine dei militari,
iniziata tra marzo 2019 e settembre 2020, in uno stabilimento
balneare di Balestrate (Pa) ha fatto emergere la presenza nel
territorio di due gruppi criminali che avevano come principale
attività lo spaccio di droga tra cui cocaina e marijuana. Gli
indagati per comunicare utilizzavano un linguaggio criptico: una
specie di codice per la vendita e le forniture di sostanze
stupefacenti.
Gli investigatori hanno documentato anche un episodio di
estorsione, con continue minacce da parte di uno degli indagati
nei confronti di un uomo, per costringerlo a saldare un debito
maturato per l'acquisto di alcune dosi di stupefacente. Le
indagini della Dda avevano portato a febbraio del 2020 al fermo
di due persone che avrebbero progettato perfino un agguato nei
confronti di un ragazzo di Mazara del Vallo che non aveva pagato
una partita di droga.
E' stato Filippo Bisconti, capo del mandamento di Belmonte
Mezzagno, arrestato nell'operazione Cupola 2.0 e adesso
collaboratore di giustizia, a parlare di un nuovo capo che
avrebbe imposto il suo potere attraverso estorsioni e
intimidazioni nel territorio di Balestrate. Uno dei due fermati
avrebbe organizzato l'agguato con l'obiettivo di uccidere o
gambizzare il ragazzo debitore nei suoi confronti e dei suoi
fornitori palermitani di 45mila euro per la cessione di un chilo
di cocaina avvenuta alcuni anni fa. (ANSA).
Droga: operazione nel palermitano, 9 arresti
Anche estorsioni per dosi non pagate e il progetto di un agguato
