"La riapertura delle scuole in
presenza a partire dal 10 gennaio sarebbe un atto
irresponsabile. Non esistono, infatti, le condizioni minime di
sicurezza e la possibilità da parte dell'Asp di fornire
collaborazione adeguata alle autorità scolastiche", lo hanno
ribadito 200 sindaci che hanno partecipato in videoconferenza ad
una riunione urgente indetta dal presidente dell'Anci Sicilia,
Leoluca Orlando, per fare il punto sulla ripresa delle lezioni a
scuola in un momento di aumento di contagi per il Covid.
Già nei giorni scorsi l'Associazione dei comuni siciliani aveva
manifestato preoccupazione per il dilagare dei contagi,
sottolineando, in una nota inviata al presidente Musumeci e
all'assessore Lagalla, la necessità di riprendere le lezioni in
Dad.
Dal confronto di questo pomeriggio, che ha registrato gli
interventi di tutti i sindaci allarmati dall'elevatissima
percentuale di positivi, è emersa "l'assoluta necessità di
tratteggiare una linea comune in tutta l'Isola, assumendo tutte
le precauzioni necessarie per evitare ulteriori contagi con
l'obiettivo di garantire la sicurezza sanitaria degli studenti e
delle famiglie".
I sindaci siciliani hanno sottolineato che "ci troviamo di
fronte ad una situazione drammatica e al tempo stesso di
incertezza che, purtroppo, non dispone di misure adeguate.
Misure che il governo nazionale e la Regione siciliana devono
assolutamente modificare. Tutto questo viene aggravato
ulteriormente dal forte stato di stress cui sono sottoposte le
strutture sanitarie. Bisogna, infine, garantire che la raccolta
dei rifiuti speciali Covid non gravi sul bilancio del comune e
venga gestita, per competenza, dalle Asp".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA