(ANSA) - PALERMO, 23 SET - Apre al pubblico il progetto House
of Us della regista Irina Brook: dal 29 settembre al 3 ottobre,
negli spazi della Fondazione Sant'Elia di Palermo, "ogni ora a
partire dalle 16.30 e fino alle 21.30, si potrà partecipare a
una esperienza catartica, che lo spettatore vivrà condividendo
con gli allievi della Scuola di recitazione e professioni della
scena del Teatro del Biondo e con l'attore Geoffrey Carey le
"stanze" di una casa simbolica, nella quale prendono corpo i
ricordi, le passioni, i sogni di una famiglia di teatranti".
Nel percorso intimo e suggestivo, immaginato dalla regista nelle
stanze del settecentesco Palazzo Sant'Elia, si snodano ambienti,
racconti, atmosfere rarefatte e fortemente suggestive, che
raccontano come tanti tasselli di mosaico, la vita personale e
professionale dell'artista: il rapporto con il padre, il grande
regista Peter Brook; il dolore, ancora intenso, per la morte
della madre, l'attrice Natasha Parry, scomparsa nel 2015; la
solitudine e l'isolamento, ma anche la necessità di condivisione
con l'altro, la fiducia irremovibile dell'artista verso
l'umanità e la nostra sete di contatto, in un momento storico
del tutto eccezionale.
"Che meraviglia vedere la prima materializzazione di House of Us
qui a Palermo - afferma Irina Brook - in una location così unica
e straordinaria come Palazzo Sant'Elia. È un progetto che è
cresciuto giorno dopo giorno nella mia mente e nel mio cuore
negli ultimi tre anni (o forse per tutta la mia vita) e sono
entusiasta di iniziare finalmente a realizzarlo, grazie al
supporto di Pamela Villoresi e del suo team al Teatro Biondo".
«La Fondazione Sant'Elia con la Città metropolitana - afferma il
presidente della Fondazione, Leoluca Orlando - continua la
propria attività di promozione culturale e artistica e di
attrattività internazionale e fornisce conferma di tale scelta
con il Teatro Biondo e con la presenza a Palermo di Irina
Brook". (ANSA).
Teatro Biondo: "House of Us", storia di Irina Brook a Palermo
Dal 29 settembre al 3 ottobre, nella Fondazione Sant'Elia
