/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Rinascono i luoghi dove visse Eleonora d'Aragona

Rinascono i luoghi dove visse Eleonora d'Aragona

A Contessa Entellina l'inaugurazione di un murale a lei dedicato

PALERMO, 19 marzo 2021, 12:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Il busto di Eleonora d 'Aragona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il busto di Eleonora d 'Aragona - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il busto di Eleonora d 'Aragona - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un viso dolcissimo, enigmatico, quello della nobile signora di borghi e castelli che attraversò leggera la seconda metà del Trecento: alla contessa Eleonora d'Aragona, nipote del re di Sicilia Federico III, moglie di Carlo Peralta, signore di Sciacca, Francesco Laurana dedicò il busto oggi conservato a Palazzo Abatellis a Palermo, simile a un altro custodito al Louvre di cui esiste un prezioso calco ottocentesco al Museo archeologico Salinas, sempre a Palermo. Ma la nobildonna visse, governò e morì nel lembo di Sicilia tra Giuliana e Caltabellotta, non si sa dove venne sepolta, ma il suo monumento funebre è nell'amato monastero di Santa Maria del Bosco di Calatamauro, a pochi chilometri da Contessa Entellina.
    E proprio Contessa, il borgo arbëreshe, adesso ha deciso di renderle omaggio, commissionando a Igor Scalisi Palminteri un grande murale che prende spunto dal busto del Laurana, ed è parte di un progetto del Comune, "Mecenati di noi stessi", che proseguirà con altre realizzazioni artistiche riconducibili a periodi storici diversi come quello dell'insediamento albanese.
    Contessa Entellina ha anche stretto una sinergia con Le Vie dei Tesori, il festival che da quindici anni mette in rete, apre al pubblico e racconta il patrimonio dell'Isola e oltre. Proprio nelle scorse settimane è stato lanciato un network di 42 borghi siciliani che - sotto l'egida della Fondazione - hanno deciso di fare sistema per portare avanti politiche di rigenerazione, valorizzazione, lotta allo spopolamento, ma soprattutto crescita comune dei territori: un primo network cui si sono aggiunti altri 15 borghi tra cui Contessa Entellina.
    Igor Scalisi Palminteri è già al lavoro su un muro alto otto metri, nel borgo arbëreshe. Il lavoro sarà presentato domani, sabato 20 marzo, alle 11,30, nel corso di una conferenza stampa in diretta sui canali social del Comune di Contessa Entellina e de Le Vie dei Tesori. Con l'artista, parteciperanno il sindaco di Contessa Entellina, Leonardo Spera, gli assessori alla Cultura Carolina Lala, e alla comunicazione e marketing territoriale Ciro Benanti; Laura Anello, presidente della Fondazione Le Vie dei Tesori e Pierfilippo Spoto, esperto del Comune per il Turismo esperienziale. Evelina De Castro, direttore della Galleria regionale di Palazzo Abatellis, invierà un contributo video dalla sala dove è custodito il busto di Eleonora d'Aragona, a tracciare un filo ideale tra l'opera e i luoghi della contessa.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza