Il Comandante regionale Sicilia
della Guardia di finanza, generale di Divisione Riccardo
Rapanotti, ieri e oggi si è recato in visita al comando
provinciale di Catania e presso le sedi territoriali della
compagnie di Riposto e Paternò e della Tenenza di Acireale.
Il gen. Rapanotti si è intrattenuto con una rappresentanza di
ufficiali, ispettori, sovrintendenti, appuntati e finanzieri di
ciascun reparto e del Comando provinciale etneo e con i delegati
dell'organo di rappresentanza militare e delle sezioni locali
dell'Associazione nazionale finanzieri d'Italia in congedo.
Nel corso dell'incontro con il personale il Generale Rapanotti
ha rivolto parole di "compiacimento per l'encomiabile attività
svolta dalla Guardia di Finanza di Catania a tutela della
legalità e a presidio degli interessi economico-finanziari del
Paese, con particolare riferimento agli importanti risultati
raggiunti nella lotta all'evasione fiscale, nel contrasto allo
sperpero di denaro pubblico e nella lotta alla criminalità
organizzata", rivolgendo un pensiero all'"enorme impegno profuso
dai finanzieri nel concorso alla lotta contro la pandemia da
Covid-19".
Il Comandante regionale ha ricordato alcune operazioni
"realizzate con significativa dedizione" come 'Halcon', con la
quale è stato interrotto un ingente traffico di sostanze
stupefacenti con il Sud America che ha portato al sequestro di
oltre 400 kg di cocaina, 'Mazzetta Sicula', che ha portato alla
luce la conduzione illecita della discarica di Lentini, la
vicinanza dei Leonardi al clan Nardo, la corruzione di
funzionari pubblici e l'ingente disponibilità di denaro
contante; come 'Buche d'Oro', che ha evidenziato una sequela di
fatti corruttivi in cui erano coinvolti dipendenti dell'Anas e
'Report', conclusa lo scorso mese di dicembre, con la quale è
stato disarticolato il ramo del clan Laudani che opera
nell'Acese.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA