Dall'ospedale Cervello a Palermo
al Kurdistan iracheno. Parla anche palermitano, il progetto
avviato in un territorio dove la guerra contro lo Stato islamico
bussa costantemente alle porte, dove sono ospitati circa 200
mila sfollati, dove l'emergenza umanitaria ormai è una routine.
E' un contesto nel quale si inserisce la storia di due
infermieri palermitani, Eugenio Guerriero e Salvatore Carollo
dell'Unità di trapianti di midollo osseo dell'Azienda ospedali
riuniti Villa Sofia-Cervello, che a giugno sono stati due
settimane all'Hiwa Cancer Hospital di Sulaymanyya nella regione
autonoma del Kurdistan, in territorio iracheno, per affiancare
medici e infermieri locali nell'avvio del nuovo centro trapianti
del loro ospedale, in particolare per quanto riguarda le
applicazioni di cateteri venosi centrali ad inserzione
periferica. Una tecnica per la quale si sono specializzati in un
apposito master, e che li vede inseriti nel programma Picc Team,
la struttura di specialisti a Villa Sofia-Cervello.
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