Anche "inviare una mail, usare Internet o tenere gli archivi ordinati" basta ai 1.700 dirigenti della Regione per ottenere i premi in busta paga, sotto la voce "indennità di risultato": una spesa complessiva per le casse della Regione di circa 10 milioni di euro. E' quanto denunciano i deputati regionali del M5s. "Benvenuti nel paese di Bengodi, ovvero mamma Regione, che a stento riesce pagare gli stipendi, ed è in procinto di 'spegnere la luce' per usare le parole pronunciate all'Assemblea dall'assessore all'Economia Alessandro Baccei, ma che - accusa il M5s - non disdegna di gratificare i suoi figli più cari con allettanti incentivi economici". Nel 2013 e 2014 sono stati stanziati, e in parte liquidati, oltre 10 milioni di euro l'anno per le indennità di risultato, "che - sostengono i 5stelle - appesantiscono la già pesante busta paga dei dirigenti con cifre non certo disprezzabili e che in alcuni casi possono arrivare anche a 12 e persino 17 mila euro lordi l'anno (la media è di circa 7 mila euro)". E "per il 2015 la cifra complessiva dei 'bonus' da elargire ai superburocrati è stata leggermente ritoccata al ribasso (solo 587 mila euro in meno), ma probabilmente per effetto di pensionamenti". I deputati M5s all'Ars hanno chiesto le carte a tutti gli assessorati, "per spulciare tra le schede di valutazione dei dirigenti". Alcuni le hanno inviate, altre "hanno spedito la palla in tribuna", riservandosi di inviare copia della valutazioni, "a conclusione del processo relativo al contratto collettivo regionale di lavoro". E' saltato fuori che attività che dovrebbero essere la normale routine in qualsiasi ufficio, come l'uso della posta elettronica o di internet o la "protocollazione e archiviazione delle pratiche", costituiscono "tappe" significative della scalata al premio".
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