"L'isolamento selettivo per età
per gli ultrasettantenni? È una risposta semplice a problemi
invece complessi, in grado a sua volta di generare a cascata una
serie di fenomeni negativi. Quindi è una risposta sbagliata e
confidiamo che il Governo non la prenda in considerazione".
Roberto Pili, presidente della Comunità mondiale della
longevità, interviene sul dibattito legato alle proposte per
affrontare il crescente numero di contagi in questa seconda
ondata della pandemia da Covid- 19.
"La proposta di un lookdown generazionale che individua negli
anziani una sorta di capro espiatorio cui delegare la maggior
parte delle misure restrittive di questa fase, nasconde una
visione ageista - spiega il medico all'ANSA - che discrimina le
persone in base all'età, visione il cui rischio era già stato da
noi intravisto sin dal mese di marzo". Secondo Pili, è invece
possibile e necessario mantenere una adeguata libertà di
movimento agli anziani, in grado di assicurare la relazionalità
di cui hanno estremo bisogno. "D'altronde - argomenta l'esperto
- è risaputo quanto le fasce più anziane siano rispettose delle
regole, regole che potrebbero essere anche più restrittive di
quelle attualmente vigenti. L' esautorare gli anziani,
segregarli e limitarne la partecipazione sociale farebbe più
danni che benefici e avrebbe gravi effetti negativi sulla
salute degli stessi".
Il presidente della Comunità mondiale della longevità
suggerisce quindi un'attenzione ancora maggiore rispetto alle
esigenze primarie degli anziani, valorizzando il loro buon senso
e il buon esempio. "Esempio che a buon titolo - sottolinea Pili
- esalta il loro ruolo in senso educativo per le fasce più
giovani della popolazione. Ben vengano quindi interventi che
puntano alla gestione e al supporto degli anziani fragili in
tutte le fasi di gestione della pandemia e alla valorizzazione
di quegli anziani che possono avere un ruolo attivo di mentori e
stimoli della coscienza collettiva, così utile in una fase come
quella attuale in cui il ruolo e il comportamento di ciascuno ha
un forte effetto sul singolo e sulla comunità".
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