/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uccisero il vicino di pascolo, difesa chiede assoluzione gemelli

Uccisero il vicino di pascolo, difesa chiede assoluzione gemelli

Il pm di Nuoro aveva sollecitato l'ergastolo, sentenza 22 aprile

NUORO, 08 aprile 2024, 18:10

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

Con un'arringa fiume durata quasi cinque ore davanti alla Corte d'assise di Nuoro, gli avvocati Nicola Caricaterra e Stefano Zoccano hanno chiesto oggi l'assoluzione dei loro assistiti, i fratelli gemelli di Orune, Mauro e Giuseppe Contena, di 54 anni, accusati dell'omicidio di Mauro Antonio Carai, l'allevatore 72enne ucciso con 35 coltellate la notte del 28 agosto 2021 vicino alla sua Fiat Punto nelle campagne del paese.
    I difensori hanno puntato a minare alcuni tasselli portanti della Procura, a partire dell'ora del decesso: "Il nostro consulente, il professor Stefano De Pasquale Ceratti, data la morte di Carai in modo inoppugnabile tra le 23 e le 24 e non tra le 20 e le 21. A quell'ora, come verificato anche dai carabinieri, i gemelli Contena erano a casa e non sono usciti per tutta la notte". I due legali hanno poi dato battaglia sulle tracce ematiche trovate in una delle auto degli imputati: nella sua requisitoria il pm Riccardo Belfiori aveva indicato come prova a carico, sollecitando l'ergastolo, la compatibilità del Dna ricavato dal sangue repertato tra i Contena e la vittima, individuando il movente nei contrasti per questioni di pascolo.
    "Non c'è certezza sulla macchia di sangue trovata in una delle due auto che il profilo genetico sia di Carai - hanno sostenuto gli avvocati difensori - è stato rinvenuto un profilo doppio, ma nessuna evidenza scientifica prova che uno dei due profili sia della vittima. Carai è morto dissanguato e in una condizione del genere il sangue avrebbe dovuto schizzare dappertutto, anche l'auto avrebbe dovuto essere piena di sangue, invece ne è stata trovata una parte infinitesimale che non riconduce alla vittima. E' stato provato inoltre che la macchina non è stata lavata".
    Il processo è stato aggiornato al 15 aprile quando parlerà il terzo e ultimo difensore degli imputati, l'avvocato Luigi Esposito. Per le repliche e la sentenza si torna in aula il 22 aprile.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza