Prosegue la protesta sotto
l'Assessorato regionale della Sanità, in via Roma a Cagliari,
degli operatori socio sanitari precari - in tutto sono 36 - del
Policlinico di Monserrato. Un presidio a oltranza con un gazebo
sulla strada per chiedere la stabilizzazione e che non vengano
dimenticati.
"È passata una settimana dall'inizio della nostra protesta,
ma non abbiamo mollato. Non ci ha fermato la pioggia che filtra
dalle nostre tende, non ci ha fermato il freddo che stiamo
sconfiggendo con le coperte e le stufe - dicono i manifestanti
-. Chiediamo scusa agli abitanti di Via Roma se il nostro
generatore è un po' troppo rumoroso ma non abbiamo davvero altro
modo per riscaldarci, anzi, già che ci siete regalateci un
generatore un po' meno rumoroso e continuate a sostenerci. Così
come i soccorritori del 118, durante il covid, noi eravamo gli
eroi che salvavano la vita dei vostri cari. Oggi che grazie a
Dio la vita è tornata normale, tutti si sono dimenticati di noi,
non per colpa nostra, ma per la responsabilità ben chiara di
altri, i nostri contratti a termine sono scaduti e noi siamo
senza lavoro, nonostante negli ospedali cagliaritani manchino
all'appello centinaia di Oss e il prezzo di questa assurdità lo
pagano i pazienti con le lo famiglie, lo paga il personale
sanitario, gli altri nostri colleghi chiamati a lavorare in
condizioni disumane. Tutti devono sapere che di notte nei nostri
reparti un solo Oss è presente e a volte un operatore deve
coprire anche tre reparti. Rinnoviamo l'appello a tutte le forze
politiche e all'assessore alla sanità e alla direzione generale
dell'azienda ospedaliera perché facciano partire il percorso
della nostra stabilizzazione".
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