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Al pronto soccorso pediatrico di Cagliari arriva il cane Sam

Al pronto soccorso pediatrico di Cagliari arriva il cane Sam

I piccoli pazienti hanno interagito e socializzato con l'animale

CAGLIARI, 01 febbraio 2024, 16:09

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il pronto soccorso pediatrico dell'ospedale San Michele dell'Arnas Brotzu di Cagliari, diretto da Gabriella Cherchi, ha ospitato il cane Sam per il primo di una serie di interventi assistiti con animali, grazie alla disponibilità dell'associazione di promozione sociale "Profumo di Nardo".
    Con il supporto di educatori esperti, insieme con i loro cani seguiti da veterinari che ne curano l'aspetto sanitario e comportamentale, è stata avviata una pratica terapeutica che promuove il miglioramento della qualità della vita, del benessere psico-fisico e la corretta interazione uomo-animale. La seduta, autorizzata dai genitori, è durata circa 45 minuti e ha coinvolto 8 piccoli pazienti, con codici a bassa priorità (verde), due educatori e il cane Sam. Le razioni dei bambini sono state tutte positive, a partire dalla riduzione della paura: i lattanti hanno smesso di piangere immediatamente, mentre i più grandi hanno iniziato a sorridere e a parlare mentre interagivano con il nuovo amico a quattro zampe.
    Il risultato è stato che l'intero pronto soccorso ha beneficiato della giocosa atmosfera originata dall'interazione dei pazienti con Sam.
    Queesta modalità permette al bambino e alla sua famiglia di mantenere un collegamento con la normalità: l'animale ha una funzione distrattiva e focalizza su di sé l'attenzione dei piccoli, stimolandone sentimenti positivi e rilassanti. Numerose evidenze scientifiche dimostrano come la presenza di un animale influisca positivamente durante situazioni percepite come stressanti (per esempio, dover eseguire una visita in ambito di urgenza pediatrica) in quanto il contatto con loro riduce i livelli di ansia. Non solo, il contatto con gli animali contribuisce anche a rinforzare nel paziente la capacità di stare nel presente, lo aiuta ad aprirsi verso l'esterno, recuperando o scoprendo la propria istintività, sviluppando la condivisione e il rispetto dei bisogni dell'altro, aiutandolo a superare traumi e paure e migliorando la conoscenza di sé.
    L'impiego degli animali come aiuto alle normali terapie mediche può essere fatta risalire a tempi antichissimi; ma è solo nella seconda metà del secolo scorso che lo psichiatra infantile statunitense, Boris M. Levinson utilizzò il termine Pet-Therapy, oggi sostituito in Italia da: "interventi assistiti con gli animali".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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