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Regionali '24: centrodestra compatto al vertice regionale

Regionali '24: centrodestra compatto al vertice regionale

Il Psd'Az presente col governatore Solinas e l'assessore Moro

CAGLIARI, 24 novembre 2023, 14:29

Redazione ANSA

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Regionali 2024 in Sardegna, tavolo del centrodestra. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Regionali 2024 in Sardegna, tavolo del centrodestra. - RIPRODUZIONE RISERVATA
Regionali 2024 in Sardegna, tavolo del centrodestra. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Si presenta unito e compatto il centrodestra sardo al vertice di questa mattina a Palazzo Tirso a Cagliari, convocato dalla coordinatrice regionale di Fdi, Antonella Zedda, la scorsa settimana in un documento che annunciava anche il no alla ricandidatura dell'uscente Christian Solinas.
    Il Psd'Az arriva puntuale all'incontro, non era scontato dopo la risposta piccata all'invito di Fdi: il segretario Solinas e il presidente Antonio Moro arrivano insieme. "Siamo qui per testimoniare il fatto che abbiamo sollevato una problema di regole, non certo di unità della coalizione - spiega Solinas ai cronisti - le regole sono il presidio democratico nell'interesse di tutti, da partito più anziano sentiamo il dovere di rimarcarlo". Solinas rimarca che "il centrodestra è unito se qualcuno vuole intestrasi la responsabilità di dividerlo non siamo certo noi".
    Al vertice partecipano i coordinatori regionali e altri esponenti dei partiti: per Fdi la senatrice Antonella Zedda con il capogruppo in Consiglio regionale Fausto Piga, per l'Udc Andrea Biancareddu con la capogruppo Alice Aroni, per Fi Ugo Cappellacci con Ivan Piras, per il Grande centro Antonello Peru, Attilio Dedoni, Giovanni Satta e Franco Stara, per i Riformatori Aldo Salaris e Mara Lai, per Idea Sardegna Giovanni Antonio Satta e Roberto Caredda.

 "Dimostrazione di unità, rilancio della coalizione, distensione dei toni", definisce così il coordinatore regionale dell'Udc Andrea Biancareddu il vertice del centrodestra in corso a Cagliari dopo le tensioni scatenate dall'iniziativa di Fdi.
Un vertice, come sottolineato all'arrivo da tutti i rappresentanti delle forze alleate che deve ribadire l'unità e la compattezza, ma che non affronterà la scelta del candidato.
"Vogliamo parlare di programmi con tutti gli alleati e rappresentare un centrodestra più unito che mai, pronto a riprendersi l'onore e l'onere di governare la Sardegna per i prossimi cinque anni. Oggi non si parla di nomi", ha detto Antonella Zedda, coordinatrice del partito di Giorgia Meloni.
"La Lega c'è, lavora per l'unità e non si sottrae al dialogo e al confronto con gli alleati - precisa il coordinatore regionale Michele Pais - perché come sempre abbiamo ripetuto crediamo che l'unità sia il valore principale da preservare".
Soddisfatto il Grande centro per "aver contribuito a trasferire il dialogo in Sardegna", ha precisato Antonello Peru.
Sul candidato nessuno si sbilancia: "Prima preservare l'unità della coalizione e poi il programma, solo dopo il nome che verrà dopo il coinvolgimento delle segreterie nazionali", rimarca il coordinatore di Fi Ugo Cappellacci.
Solinas glissa ma puntualizza: "Si può discutere di nomi, anche se in questo momento non ci appassiona particolarmente, noi abbiamo già portato e rivendicato le ragioni politiche perché ci sia continuità di governo".
Più diretto Biancareddu: "La scelta deve prendere in considerazione il fatto che prima bisogna prendere i voti, poi amministrare". 
   

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