Solo il 52% delle famiglie sarde
ha accesso alla banda ultra larga: il dato del 2022 è comunque
significativamente aumentato rispetto al 2016, quando le
famiglie con internet veloce erano appena l'8%. Ma ci sono delle
differenze territoriali importanti. E' quanto emerge dalla 14/a
edizione dell'Atlante dell'infanzia a rischio in Italia "Tempi
digitali" diffusa da Save the Children in occasione della
Giornata Mondiale dell'Infanzia.
La rete ultraveloce con fibra fino all'abitazione raggiunge
il 75% nella provincia di Cagliari, il 34% a Sassari, il 17% a
Oristano, il 15% a Nuoro e il 12% nel Sud Sardegna. Le famiglie
ultraconnesse con accesso alla fibra Ftth (fino all'abitazione)
rappresentano il 34% nella provincia di Cagliari (la seconda più
connessa d'Italia dopo Milano), il 10% nella provincia di
Sassari, il 5% nella provincia di Oristano, il 3% nella
provincia di Nuoro e solo l'1% nel Sud Sardegna.
Sul versante dell'istruzione, la transizione digitale nella
scuola italiana sta accelerando, ma in Sardegna il 67% delle
scuole non è ancora connesso con la banda ultra larga, la
percentuale più alta in Italia. Sardegna fanalino di coda anche
per la percentuale di scuole primarie e secondarie con
tecnologie didattiche che favoriscono l'inclusione degli alunni
con disabilità
Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, le
percentuali oscillano dalla totalità di scuole connesse nel
Comune di Carbonia al 17% di Oristano, passando per Nuoro 80%,
Iglesias e Olbia 67%, Cagliari 58% e Sassari 50%. Nelle scuole
secondarie di secondo grado, Iglesias 83% è la più virtuosa
seguita da Nuoro 75%, Sassari 73%, Carbonia 60%, Cagliari 53%
Olbia 43% e Oristano 36% fanalino di coda.
Per realtà territoriali difficili da raggiungere o poco
dotate di opportunità culturali e ricreative, il digitale
rappresenta uno strumento di innovazione didattica, utile, per
esempio per collegare le piccole scuole (296 primarie in
Sardegna), ovvero plessi che accolgono pochissimi studenti (poco
più di 11mila in Italia ), che diventano così luogo di
sperimentazione e un importante presidio comunitario.
Negli ultimi anni sono aumentate anche le tecnologie
didattiche che favoriscono l'inclusione degli alunni con
disabilità. In Italia il 76% delle scuole primarie e secondarie
(statali e non statali) dispone di postazioni informatiche
adattate alle esigenze degli alunni con disabilità, in Sardegna
sono solo il 66% ed è la percentuale più bassa d'Italia, lontana
dai territori più virtuosi della Provincia autonoma di Trento
(88%), dell'Umbria (84%) e dell'Emilia Romagna (83%).
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