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Calcio: la Juve vola, al Cagliari non basta il grande cuore

Calcio: la Juve vola, al Cagliari non basta il grande cuore

Rossoblù accorciano distanze con Dossena

TORINO, 11 novembre 2023, 20:20

Redazione ANSA

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Serie A: Juventus-Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA

Serie A: Juventus-Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA
Serie A: Juventus-Cagliari - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juventus prende gol ma vince ancora: contro il Cagliari finisce 2-1, Bremer e Rugani regalano il primo posto per una notte. I bianconeri rischiano solo dopo il doppio vantaggio, con Dossena che prima accorcia le marcature e poi colpisce un palo. Così Allegri mette la freccia sull'Inter, aspettando i nerazzurri che chiuderanno la giornata contro il Frosinone, e manda un messaggio a Inzaghi in vista del derby d'Italia del 26 novembre.
    Allegri fa un solo cambio rispetto a Firenze ed è una modifica forzata: manca Rabiot per squalifica, il tecnico sposta McKennie nel ruolo di mezzala e inserisce in corsia Cambiaso. La fascia di capitano finisce sul braccio di Locatelli, fresco di rinnovo fino al 2028, con Miretti confermato dopo il primo gol in bianconero, mentre in attacco giocano Kean e Chiesa, con Vlahovic alla seconda panchina iniziale di fila. In difesa, insieme a Bremer e Rugani, c'è regolarmente Gatti nonostante la diffida.
    Ranieri sorprende e disegna una sorta di 4-2-3-1: Petagna è il riferimento offensivo e lo supportano Jankto, Viola e Luvumbo, con Prati-Makoumbou diga davanti al quartetto arretrato formato da Zappa, Goldaniga, Dossena e Augello.
    Sulle tribune dello Stadium ci sono anche due grandi ex bianconeri come Lichtsteiner e Khedira, acclamati dai tifosi per il loro ritorno sotto la Mole, oltre a Djokovic, in città per le Atp Finals in programma al Pala Alpitour.
    La Juve parte convinta e conquista subito un paio di corner, ma il Cagliari è temibile in contropiede ed è messo molto bene in campo: i sardi chiudono tutti gli spazi, la manovra dei bianconeri è piena di errori tecnici e le occasioni latitano. Il migliore dei padroni di casa è McKennie, che a fine primo tempo si inserisce sul cross di Kostic ma la sua deviazione non trova la porta. L'altra occasione della Juve è per Kean, che però controlla male l'imbucata di Chiesa e permette a Scuffet l'uscita bassa. Il primo tempo si conclude 0-0 senza tiri in porta.
    Ranieri lascia negli spogliatoi Petagna per lanciare Lapadula, la ripresa si apre con la botta di Chiesa che centra lo specchio con una conclusione centrale e con Kean che arriva davanti a Scuffet ma perde l'attimo per calciare. La Juve alza nettamente il proprio indice di pericolosità, serve un'uscita miracolosa del portiere per deviare in angolo il tiro ravvicinato di Chiesa. La pressione dei bianconeri viene premiata da un calcio piazzato: punizione di Kostic, Bremer svetta da solo e infila Scuffet per l'1-0.
    A metà secondo tempo Allegri richiama Kean e Miretti per Vlahovic e Iling-Junior, Ranieri risponde con Oristanio al posto di Viola. E i bianconeri raddoppiano su un altro calcio piazzato: batte ancora Kostic, la traiettoria trova Rugani che prima colpisce la traversa e poi fa tap-in a porta vuota. La partita sembra chiusa, il Cagliari la riapre con una palla da fermo e ancora con un difensore, con Dossena che salta più in alto di tutti sull'angolo di Jankto. I sardi trovano vigore, il centrale è ancora pericolosissimo nel gioco aereo e colpisce un palo a nove minuti dalla fine. La Juve alza il muro e trova la quinta vittoria consecutiva, portandosi momentaneamente in vetta. Il Cagliari si sveglia tardi, ma lo spirito è quello giusto per la salvezza.
   

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