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Processo Grillo jr, controesame della vittima del pool difensivo

Processo Grillo jr, controesame della vittima del pool difensivo

Legale imputato, 'importante valutare credibilità della teste'

TEMPIO PAUSANIA, 09 novembre 2023, 12:42

dall'inviato Fabrizio Fois

ANSACheck

++ Processo Grillo jr. 'Paralizzata, non riuscivo a muovermi ' ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

++ Processo Grillo jr.  'Paralizzata, non riuscivo a muovermi ' ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA
++ Processo Grillo jr. 'Paralizzata, non riuscivo a muovermi ' ++ - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una serie di contraddizioni per le difese; estrapolazioni di "singole parole" in un racconto puntuale per le parti civili. E poi uno scontro tra le parti, a distanza, sulle domande formulate alla presunta vittima dello stupro di gruppo che, secondo l'accusa, sarebbe avvenuto tra il 16 e 17 luglio 2019 nella villetta della famiglia Grillo a Porto Cervo. La seconda giornata di deposizione fiume della studentessa italo-norvege all'epoca 19enne, principale accusatrice di Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore di M5s), Edoardo Capitta, Vittorio Lauria e Francesco Corsiglia, è trascorsa con un minuzioso controesame che non ha risparmiato dettagli che per le difese sono importanti per "valutarne la credibilità" ma un po' al limite per chi assiste la giovane.

"Come spesso capita in questi processi - ha sottolineato la sua avvocata Giulia Bongiorno - è come se la persona offesa improvvisamente fosse sul banco degli imputati. Ci sono domande su come fosse vestita, su precedenti frequentazioni, sulla scuola cattolica, dirette a tratteggiare una personalità che la mia assistita ha sempre respinto". E ancora: domande sul tragitto in taxi, su un bacio in discoteca con Ciro e sulla tuta usata quella sera, sullo stato alcolico e su due chat di luglio, successive al presunto stupro. Ma molte domande si sono concentrate sul significato di alcune espressioni usate dalla ragazza per le sue frequentazioni. "E' una persona che ha avuto dei flirt ma per lei il sesso è un'altra cosa. Anche nelle chat - ha chiarito l'avvocata Bongiorno - la mia assistita ha sempre riferito che in realtà per lei il sesso è sacro, che una cosa è scherzare e avere degli atteggiamenti amichevoli, ma che le dava fastidio che essendo norvegese venisse considerata come una persona leggera".

Il pool difensivo ha poi replicato: "Tutte le domande poste oggi non vengono fatte per vittimizzare la denunciante - ha spiegato uno degli avvocati di Corsiglia, Gennaro Velle - sono domande che servono per ricostruire i fatti, quindi anche capire come fosse vestita ha un'importanza". "E' lei stessa - ha sottolineato la seconda avvocata di Corsiglia, Antonella Cuccureddu - che ha detto chiaramente in aula 'Voglio rispondere a tutte le domande'. Se si fossero acquisite tutte le trascrizioni e i video, come avevano chiesto, avremmo evitato di essere costretti a rappresentare al tribunale segmento dopo segmento tutto quello che ha detto la ragazza prima".

Le domande del controesame si sono fermate all'arrivo a fine serata nella villetta di Porto Cervo. "Sono state fatte domande generiche di contorno - ha precisato l'avvocata Currureddu - rispetto al fatto centrale, al quale non siamo arrivati perché il presidente ha ritenuto inopportuno cominciare a parlare dei momenti cruciali al termine dell'udienza e quindi essere poi costretti ad interrompere". Le dichiarazioni rese martedì dalla studentessa sono state messe a confronto con quelle che rilasciò ai carabinieri di Milano quando denunciò l'accaduto nel luglio del 2019 e con quanto raccontato dalle persone che erano con lei e che avevano raccolto le sue confidenze. Secondo l'avvocata Cuccureddu, sono "nettamente differenti rispetto a quelle che lei ha raccontato in udienza".

Una lunga serie di contestazioni alle quali la giovane avrebbe risposto in molti casi di non ricordare o di avere "delle sovrapposizioni di ricordi". Si torna in aula il 13 e 14 dicembre: altre due udienze clou, dove è attesa la proiezione del video girato nella casa dagli imputati e che riprenderebbe il presunto stupro di gruppo denunciato dalla giovane, mentre l'amica - anche lei parte lesa e che ha già deposto - dormiva. Quelle immagini, la studentessa italo-novegese, ha riferito l'avvocata Bongiorno, non le ha mai viste: "Non ne ha mai voluto sapere niente. Un video che, ovviamente, è sconvolgente e non so cosa succederà quando sarà proiettato".

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