La Guardia Costiera di Olbia ha
sequestrato circa 300 chili di pescespada sotto taglia minima
di riferimento e 17 esemplari di granseola vivi di grosse
dimensioni, rinvenuti all'interno di un camion frigo nel porto
di Olbia.
I militari della Guardia Costiera, sotto il coordinamento del
15/o CCAP - Centro di Controllo di Area Pesca - della Direzione
Marittima di Olbia, hanno provveduto ad ispezionare numerosi
veicoli frigorifero nel porto di Olbia, che erano in partenza
per la penisola.
Durante i controlli sono stati rinvenuti all'interno di un
mezzo 36 esemplari di pescespada sbranchiati ed eviscerati, e 17
esemplari di granseola vitali. Le granseole erano prive di
qualsiasi documento di accompagnamento ed etichettatura relativa
alla loro tracciabilità e rintracciabilità. Mentre 31 dei 36
pescispada, erano sotto la taglia minima prevista dalla norma
comunitaria pari a 100 cm, misurati dalla mandibola inferiore
alla forca e privi di idonea documentazione di tracciabilità che
potesse dimostrare la loro provenienza.
I trasgressori sono stati sanzionati con due verbali
amministrativi per un totale di 27mila euro.
Dopo il sequestro le granseole sono state rimesse in mare,
ancora vive, nelle acque dell'Area Marina Protetta di Tavolara -
Punta Coda Cavallo, su un fondale di 50 metri, a cura della
Guardia Costiera di Olbia, mentre il pescespada, dopo essere
stato dichiarato idoneo al consumo umano da parte della Asl di
Olbia, è stato devoluto in beneficenza.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA