Doppio vertice sul futuro di due
importanti realtà industriali nazionali presenti nel sud ovest
della Sardegna oggi al ministero dello sviluppo economico a
Roma. In tarda mattinata il tavolo tecnico sull'industria Sider
Alloys a cui la legge ha assegnato la qualità di "unico Polo
industriale nazionale per la produzione di alluminio primario,
attualmente in sede di ristrutturazione generale", e nel primo
pomeriggio quello sulla Portovesme srl, che ha appena annunciato
l'intenzione di fermare la linea del piombo a San Gavino e
Portovesme (Portoscuso).
Sulla Sider Alloys sono state presentate le caratteristiche e
le tematiche dell'azienda considerata estremamente strategica
dal governo italiano. Il tavolo è stato aggiornato tra una
decina di giorni per poter affrontare il tema di un
finanziamento, necessario all'implementazione del piano
industriale, alla presenza di primari istituti di credito, si
apprende dall'ufficio stampa della viceministra al Mise e
vicepresidente del M5s Alessandra Todde.
Nel frattempo va avanti il piano di il riavvio dell'impianto del
Sulcis: a fine mese ripartirà la fonderia e nel primo semestre
del 2023 inizierà a lavorare la nuova sala elettrolisi, per poi
arrivare a regime nel 2024. Sul versante occupazione sono stati
avviati i corsi di formazione per 400 lavoratori, mentre sono
già 100 gli operai diretti che stanno lavorando all'interno
dell'azienda, ai quali si aggiungono oltre 200 indiretti, tra
revamping e servizi.
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