Nell'anno in cui celebra il suo primo secolo di vita da Comune autonomo, Arzachena, il comune della Costa Smeralda, conferma sindaco l'uscente, Roberto Ragnedda. Essendo l'unico candidato in lizza per il Municipio con la lista civica "Arzachena insieme", aveva un solo avversario nella cabina elettorale: il quorum. L'asticella del 40% necessaria per validare l'elezione è stata superata: con il rilevamento delle ore 19 il Viminale ha certificato un'affluenza pari al 40,42% sufficiente per decretare eletto Ragnedda, che può quindi brindare al bis e indossare per altri cinque anni la fascia tricolore.
"È una vittoria di tutti gli arzachenesi - commenta a caldo il neo sindaco, che dice di non aver mai avuto paura dell'astensionismo - Conosciamo bene i nostri concittadini e benché la situazione fosse anomala, avevano piena fiducia nel fatto che volessero garantire un governo alla nostra città".
Cinque anni fa Ragnedda era stato eletto con "Alleanza democratica", una coalizione trasversale composta da partiti di centrodestra e centrosinistra uniti dal progetto di puntare sul turismo sostenibile, riprendere i contatti con il Qatar e rilanciare l'allora piano di investimenti proposto per la Costa Smeralda.
Con più posti letto nelle strutture ricettive (14mila) che abitanti (13.337), Arzachena è la capitale indiscussa del turismo in Sardegna. Un turismo che è nato negli anni '60 con la Costa Smeralda - di cui quest'anno si celebrano i 60 anni di vita - e che anno dopo anno ha soppiantato l'economia rurale della zona, diventando il perno di tutta l'economia del nord est della Sardegna. Un turismo sempre sotto i riflettori, per un'attenzione giustificata dalla bellezza delle coste e dalla presenza costante dei vip dello spettacolo, della finanza, della moda, dello sport.
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