(ANSA) - CAGLIARI, 06 GIU - Dopo l'arrampicata sui Tacchi
d'Ogliastra, Ierfop propone la pesca in riva al mare. La
Maddalena spiaggia a Capoterra, costa sud ovest della Sardegna,
e Platamona a Sassari sono stati gli scenari del nuovo corso
rivolto ai disabili visivi. Due i laboratori a cielo aperto, tra
teoria e pratica, promossi dall'Istituto europeo ricerca
formazione e orientamento professionale di Cagliari presieduto
da Roberto Pili. Guidati dal maestro e campione della nazionale
di surf casting Emiliano Tenerelli e dal co-docente Simone
Deidda, gli allievi hanno appreso le tecniche di questa
disciplina e trascorso una giornata a contatto con la natura.
"E' un'altra esperienza 'emotiva' e gratificante imparare la
tecnica della pesca sportiva apparentemente impossibile per chi
non può vedere dettagli fondamentali per poi scoprire che nulla
è impossibile - racconta all'ANSA Sonia Guerriero, allieva
Ierfop - Da veri professionisti abbiamo imparato a 'sentire'
l'immensità del mare e loro, gli istruttori, hanno appreso da
noi quanto sia importante 'vivere' ogni passione. Ci siamo
nutriti a vicenda". I risultati sono arrivati, una dietro
l'altra hanno abboccato all'amo lecce e mormore. "Il primo pesce
dopo soli tre minuti tra l' entusiasmo generale - ricorda Sonia
- I pesci vengono poi rilasciati nel loro mare. La pesca
sportiva mette in primo piano il rispetto per la natura". "Ci
siamo allenati sotto la pioggia e sotto il sole, ci siamo
divertiti ed emozionati, è stata un'esperienza bellissima e
divertente che sarei pronto a ripetere subito", dice Alberto
Sciola, compagno di corso di Sonia.
A fine serata sono state consegnate targhe e attestati. "La
conferma del successo di questa iniziativa - spiega Roberto
Pili - la si vede quando si riesce a consentire alle persone non
vedenti o ipovedenti di vivere esperienze e attività
atavicamente ritenute non possibili per loro come pescare,
effettuare arrampicate, cucinare e tanto altro su cui stiamo
riscuotendo un grande riscontro". Soddisfatta anche la
vicesindaca di Capoterra Silvia Sorgia. "Ci proponiamo per
ulteriori collaborazioni con Ierfop", annuncia. "Si tratta di un
corso che consente di affinare le manualità utili anche in altre
attività - precisa il direttore didattico dell'Istituto,
Bachisio Zolo - senza dimenticare l'acquisizione di maggiore
autonomia e sicurezza in tutte le altre attività quotidiane".
Obiettivo principe delle attività targate Ierfop. (ANSA).
Allievi con disabilità visiva a lezione di pesca sportiva
Laboratori Ierfop sul mare di Capoterra e Platamona
