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"Disastro sanità Sarcidano", sindaci ridanno fascia a Solinas

"Disastro sanità Sarcidano", sindaci ridanno fascia a Solinas

Protesta a Villa Devoto, "Impegni disattesi, siamo abbandonati"

NUORO, 20 agosto 2021, 12:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Quindici sindaci della Comunità Montana Sarcidano Barbagia di Seulo, si sono presentati stamattina davanti a Villa Devoto a Cagliari, sede della giunta Regionale, e hanno restituito le loro fasce tricolore al governatore Christian Solinas appendendole all'ingresso della sede di rappresentanza della Giunta. I primi cittadini protestano principalmente contro quello che ritengono un "depotenziamento" dell'ospedale San Giuseppe di Isili, dove il Pronto soccorso, a seguito di un provvedimento dell'Azienda sanitaria di alcuni giorni fa, è rimasto senza medici andati a ricoprire la carenza di organico del reparto di medicina in un valzer di camici bianchi per affrontare l'emergenza Covid.

Ma i problemi non sono finiti: i sindaci denunciano una grave situazione sul fronte delle vaccinazioni "che procedono a rilento" e lo "smantellamento dell'Usca territoriale, ora che ci si potrebbe trovare ad affrontare la nuova ondata della pandemia". Una situazione che penalizza fortemente le comunità di Serri, Escolca, Esterzili, Genoni, Gergei, Isili, Laconi, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Seui e Seulo.

Per tutti parla il sindaco di Isili Luca Pilia. "Nel nostro territorio è stato violato il diritto fondamentale alla salute dei cittadini - attacca - La mancanza di medici al Pronto soccorso determina ripercussioni pesanti sui cittadini che lottano ogni giorno con le distanze enormi e l'aggravio dei costi per poter raggiungere qual si voglia presidio medico. Ci hanno smantellato l'Usca ora che stanno riprendendo i contagi e le vaccinazioni procedono troppo lentamente. Nella riunione del 6 agosto a Cagliari - sottolinea il sindaco di Isili - avevamo portato le nostre rimostranze al presidente Solinas e all'assessore alla Sanità Mario Nieddu, che avevano preso impegni con noi. Impegni che non solo non sono stati rispettati ma ci hanno tolto anche il Pronto Soccorso che ancora il 6 agosto funzionava. Ci sentiamo abbandonati, per questo motivo oggi abbiamo restituito le fasce tricolori al presidente", conclude Pilia.

LAPIA (CD) ANNUNCIA ESPOSTO - Imbocca anche la via giudiziaria il caso dell'ospedale San Giuseppe di Isili. La deputata Mara Lapia, capogruppo di Centro democratico e componente della commissione Affari sociali e sanità della Camera, ha infatti presentato un esposto in Procura a Cagliari chiedendo alla magistratura "di fare chiarezza sulle cause che hanno portato all'inesorabile smantellamento del piccolo ospedale sino alla chiusura del Pronto soccorso". "E' bene precisare - sottolinea la parlamentare sarda - che è improprio parlare di Pronto soccorso: in tutto il territorio del Sarcidano e della Barbagia di Seulo questi presidi sono stati chiusi da tempo, sostituiti con un servizio di primo soccorso che può prendere in carico solo i codici verdi". "Ora - aggiunge - la situazione è ulterioremente peggiorata: l'Assl di Cagliari ha deciso di attivare l'ambulatorio di codici minori, affidandone la gestione alle guardie mediche. Un rimedio che si sta rivelando peggiore del male. I dubbi di legittimità sollevati dal Nursind sulla riorganizzazione della gestione del Pronto soccorso e sull'ambulatorio di codici minori di recente istituzione, sono assolutamente fondati", chiarisce Lapia, sottolineando che "il personale infermieristico potrebbe essere chiamato a rispondere civilmente, penalmente o in sede amministrativa della trascrizione dei codici e dei trasferimenti all'ambulatorio dei codici minori". "Nel caso del presidio di Isili - argomenta infine la deputata - che proprio perché situato in zona disagiata deve essere dotato di un Pronto soccorso con servizio h24 e personale medico dedicato all'emergenza-urgenza, appare dunque palese la violazione di legge e su questo ho presentato l'esposto. A rischio è il diritto alla salute degli abitanti di una trentina di comuni del distretto sanitario del Sarcidano, Barbagia di Seulo e Trexenta".

MURA (PD) SI APPELLA A DRAGHI - "Il ministro Speranza valuti di intervenire, anche con poteri ispettivi sostitutivi e commissariali, laddove la Regione Sardegna si dimostri completamente inadempiente rispetto allo smantellamento dei presidi ospedalieri e della medicina territoriale in aree come il Sarcidano-Barbagia di Seulo, il Mandrolisai, il Sarrabus-Gerrei". Così la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd) in un'interrogazione indirizzata al premier Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese, dopo che quindici sindaci del territorio hanno restituito le fasce tricolori al governatore Christian Solinas, denunciando che nel loro territorio "è stato violato il diritto fondamentale alla salute dei cittadini". La parlamentare sarda sollecita inoltre Il Governo a valutare "di destinare specifiche risorse del Pnrr alla costruzione di un adeguato sistema di sanità territoriale nelle aree periferiche e interne della Sardegna, a prescindere dagli indici demografici che negli anni hanno 'autorizzato' tagli e cancellazione dei servizi". "La Giunta Solinas - si legge nell'interrogazione - è incapace di gestire la crisi pandemica in corso e impoverisce ulteriormente la sanità territoriale privandola di risorse umane da destinare ai nuovi reparti Covid in corso di apertura nei vari ospedali urbani. Ultimo atto è chiusura del Pronto Soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Isili. Con la stessa logica, da ormai due anni in Sardegna sono completamente venute meno le attività di medicina preventiva con un già rilevabile aumento della incidenza e della mortalità di patologie oncologiche e quelle destinate ai malati cronici con restrizione dei servizi sia domiciliari che ospedalieri".

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