L'assemblea ordinaria dei soci di Bibanca (Bper) si è riunita nel pomeriggio in videoconferenza e ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2020, la nomina del Cda per il triennio 2021-2023, l'integrazione dei compensi della società di revisione, le politiche di remunerazione a favore degli amministratori, dipendenti e collaboratori. Alla guida del Cda è stato confermato il presidente uscente Mario Mariani, vice sarà Eugenio Garavini; gli altri membri sono Giuseppe Cuccurese, Gianluca Formenton e Carlo Barbarisi, ai quali si aggiungono due nuovi ingressi: Angela Mameli e Michele Luciano Campanardi.
"Domani ricorre il primo anniversario del passaggio da Banca di Sassari a Bibanca e lo celebriamo nel migliore dei modi, con i risultati importanti conseguiti in questi 12 mesi - commentano il presidente Mariani, e il direttore Diego Rossi - È stato un anno in cui Bibanca si è riorganizzata per non essere solo la banca del territorio, ma per essere una struttura di supporto a livello nazionale per tutto il Gruppo Bper. In quest'ottica di potenziamento e rinnovamento rientra un piano di 50 assunzioni con un occhio di riguardo alla parità di genere e al rientro dei giovani talenti sardi".
Per quanto riguarda le cifre del bilancio, il conto economico chiude con un utile netto di 13,6 milioni di euro (+49,1% rispetto al 2019); la ripartizione degli utili prevede l'assegnazione del dividendo pari a 0,15 euro per azione. I crediti alla clientela raggiungono la cifra di 1.436 milioni (+12,0%), con 542 milioni erogati nelle diverse forme di prestiti personali, cessioni del quinto e carte rateali. L'andamento reddituale mostra un progresso del margine di interesse, che arriva a 48,3 milioni (+11,0%), quello di intermediazione a 66,5 milioni (+8,7%) e con i costi operativi (40,1 milioni) che diminuiscono complessivamente dell'1,1%.
Il rapporto delle sofferenze nette sul totale dei finanziamenti alla clientela si mantiene su livelli contenuti (0,17% nel 2020 a fronte dello 0,12% del 2019). Complessivamente i crediti deteriorati netti in rapporto agli impieghi risultano pari al 2,2% (1,8% nel 2019). Il cost/income si riduce posizionandosi sul livello del 55,5% (era pari al 57,9% nel dicembre 2019). E infine, l'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte è pari a 20,4 milioni, con una crescita del 41,3% rispetto al risultato del 2019.
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