Un altro mondo, da un giorno all'altro. Ieri, ore 18.30, strade e piazze semideserte e silenziose. E gestori e personale che rimettevano le cose in ordine dietro le serrande abbassate. Oggi un tripudio di voci, risate, spritz, cocktail. "Stasera - spiegano due ragazze sedute al tavolino, Ilaria e Maria Luisa - c'è un'energia speciale. È un segnale di speranza".
In Piazza Yenne e primo tratto del Corso in centro, a Cagliari si fa fatica a trovare un tavolino libero. In alcuni locali c'è anche la fila.
Secondo i dati di Coldiretti sono diecimila in Sardegna i locali che possono tirare sino a "tardi" (alle 21 i bar e alle 23 i ristoranti, coprifuoco dalle 23.30) in Sardegna.
Ma sulla celebrazione del primo giorno (quasi) senza limiti incombono i 21 nuovi casi di variante inglese nel sud Sardegna scoperti dal laboratorio del policlinico di Monserrato dell'Aou di Cagliari. Secondo i dati dell'azienda mista sette contagi di questa mutazione del virus sono stati riscontrati a Cagliari, quattro a Quartu, due a Capoterra, uno a Monastir, uno a Dolianova, due a Sanluri, due a Carloforte e altri due dei quali non è stata ancora accertata la provenienza esatta. E bisogna fare sempre i conti con i tre comuni in zona rossa: Bono, La Maddalena e San Teodoro. Gli ultimi dati sulla circolazione della variante inglese sono abbastanza rassicuranti. A Bono ad esempio su 1.620 persone sottoposte a tampone naso-faringeo e all'esame molecolare/antigenico, sono emersi solo 6 positivi al coronavirus. Il dato complessivo di oggi racconta di 45 nuovi casi in tutta l'isola con un tasso di positività dello 0,7%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA