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Ministro Provenzano in Sardegna

Ministro Provenzano in Sardegna

Tra temi in agenda istituzione Zes e metanizzazione isola

CAGLIARI, 26 novembre 2019, 17:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Al tavolo di Villa Devoto a Cagliari il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e il governatore della Sardegna Christian Solinas si sono confrontati anche sui temi della Zes, di prossima istituzione nell'Isola. Su questo fronte, ha detto il ministro, "quando mi sono insediato ho riscontrato un forte ritardo, ora manca solo il parere del Mef sul piano strategico, che però arriverà in tempi brevissimi, a quel punto saremo pronti a deliberare". Tuttavia, ha aggiunto, "non nego la mia perplessità sulla strutturazione delle Zes e non solo in Sardegna: ho notato che si è lavorato per allargare a dismisura le zone interessate, invece di favorire la concentrazione unicamente sulle aree portuali così da attrarre gli investimenti stranieri".

Sulla continuità territoriale, altro tema all'ordine del giorno, Solinas ha rimarcato che "non deve essere concepita solo secondo l'aspetto trasportistico, ma come coesione territoriale". "Dobbiamo fare in modo che questo lembo di terra sia accessibile attraverso le infrastrutture immateriali, che siano linee marittime o aeree", ha spiegato il governatore. Su questo punto il ministro ha condiviso l'esigenza di "riportare la battaglia di Stato e Regione verso Bruxelles". In pratica, ha argomentato Provenzano, "vanno ristabilite alcune gerarchie in Europa: il diritto alla mobilità non può essere sempre sacrificato rispetto al diritto alla libera concorrenza. Nel Mezzogiorno, invece, il diritto alla mobilità va riaffermato".

Un passaggio anche sulla questione Insularità. "Il tema qui è molto sentito - ha sottolineato l'esponente del governo Conte - vengo da un'altra Isola, la Sicilia, che è meno Isola della Sardegna, e che vive questi problemi". Provenzano ha infine ricordato che la Sardegna è una delle Regioni con il più alto tasso di disoccupazione femminile. "Vorremmo mettere a punto una misura sull'assunzione delle donne del Mezzogiorno - ha annunciato - e vorremmo farlo anche prima della legge di bilancio".

RIMODULATO IL PATTO - Il patto per la Sardegna da 2,1 miliardi di euro al centro della prima parte del colloquio tra il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano e il governatore Christian Solinas. E' stato siglato un atto modificativo dell'Intesa. Si tratta, hanno spiegato Provenzano e Solinas, di una rimodulazione tecnica per accelerare la spendita dei fondi su alcune infrastrutture: lo studentato di Sassari e interventi sulla rete idrica per contenere la dispersione d'acqua. Prima del vertice con Solinas, il ministro ha incontrato Confindustria Sardegna e i sindacati confederali.

METANO: SINDACATI, BENE IMPEGNI MINISTRO. Oggi a Cagliari il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano ha incontrato anche i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca. Nella riunione che si è tenuta in Prefettura si è discusso, in particolare, di metanizzazione. "Su questo - commentano le sigle - consideriamo positivo l'impegno preso da Provenzano. Ha infatti affermato che il governo deve parlare con una voce sola e rispettare i patti già sottoscritti". Ai sindacati confederali il ministro ha chiarito "che spetta al suo ministero vigilare sull'attuazione del Patto per la Sardegna, che comprende anche gli accordi sulla metanizzazione, e poiché gli accordi non si modificano senza il consenso dei contraenti, è indispensabile il dialogo fra Regione e Governo sulle modalità di attuazione o su eventuali modifiche". Bene per le parti sociali anche "gli impegni presi sulla necessità di riportare Eni a un tavolo per il riavvio della chimica verde a Porto Torres, sui temi della continuità marittima e aerea, soprattutto in relazione a una interlocuzione con la Commissione europea affinché la disciplina della concorrenza non soverchi il diritto alla mobilità dei sardi". La riunione si è conclusa con la disponibilità del ministro a incontrare nuovamente i sindacati per discutere di tutte le questioni aperte, tra cui il tema delle aree interne, delle infrastrutture materiali e sociali (scuola, sanità) e delle opere pubbliche, sulle quali ha garantito massima attenzione, soprattutto per quanto riguarda l'accelerazione dei bandi e dei relativi lavori di quelle incluse nel Patto.


   

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