"Con la nuova legge
sull'urbanistica abbiamo voluto puntare ad uno sviluppo
sostenibile fondato sulla qualità, coinvolgendo un maggior
numero di aree della Sardegna rispetto agli insediamenti
storici". Lo ha sottolineato il governatore Francesco Pigliaru
illustrando le novità del ddl approvato dalla quarta commissione
del Consiglio regionale e pronto ad approdare in Aula a
settembre. Il presidente si è soffermato sullo stralcio
dell'articolo 43 relativo ai progetti ecosostenibili di grande
interesse sociale ed economico in deroga al Piano paesaggistico
regionale. "Abbiamo deciso di cancellarlo - ha spiegato - perché
ci siamo resi conto che poteva rappresentare un disincentivo,
sia pure involontario, alla predisposizione dei piani
urbanistici comunali, che invece sono uno dei pilastri della
legge".
Quanto agli interventi sulle strutture ricettive nei 300
metri dal mare, Pigliaru ha sottolineato che riguardano solo lo
0,01% del costruito. "Questa è una legge moderna - ha tenuto a
precisare l'assessore che ha firmato il ddl, Cristiano Erriu -
la precedente risale al 1989, quando ancora non si parlava di
temi come l'ambiente e il paesaggio. Ora si assegna un ruolo
centrale ai Comuni, che potranno contare su nuovi strumenti:
approvazione dei Puc nel quadro di un procedimento
amministrativo unico cui parteciperanno tutti gli uffici
pubblici chiamati a pronunciarsi in base ai diversi livelli di
competenza, condivisione di figure professionali specialistiche
a disposizione delle piccole realtà, pianificazione di area
vasta per gli ambiti sovra comunali e la Città metropolitana".
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