Una giostra con uno spazio aperto un pò più ampio degli altri. Per consentire di far inserire il bambino seduto con la carrozzella. E non farlo rimanere fuori a guardare e a desiderare di giocare insieme ai suoi coetanei. È l'esempio di quello che sarà il parco inclusivo di Terramaini: altalene, giostre, percorsi, giochi a molle. Tutto in un'area che permetterà ai bambini, con e senza disabilità, di divertirsi assieme senza pericoli.
Il progetto è nato dalla collaborazione tra Comune e l'associazione onlus Give him a chance. Prevede l'installazione di un'altalena Grenoble per carrozzine, una giostra carosello, un gioco a molla green car, un'altalena Giamaica e un Percorso per un sorriso. I giochi e le attrezzature sono stati acquistati grazie alla campagna di raccolta fondi Gioco anch'io avviata circa un anno fa dalla onlus Give him a chance: una generosità che ha consentito di accumulare un tesoretto di 18mila euro.
Il servizio Verde pubblico del Comune ha fatto il resto mettendo a disposizione un'ampia superficie cementata e poi pavimentata in gomma con materiali anti-trauma. I lavori inizieranno la prossima settimana e dureranno circa 20 giorni. "Un grande segnale di civiltà - ha detto l'assessore dell'ambiente Paolo Frau - un esempio di collaborazione tra amministrazione e associazionismo".
L'obiettivo - ha spiegato la vicepresidente della onlus Anna Guttuso - è quello di trasmettere anche i più piccoli i valori del rispetto delle diversità". Sull'iter interviene il Movimento cinquestelle: applausi all'iniziativa, ma una tiratina d'orecchie al Comune. "Una settimana fa ho protocollato un'interrogazione proprio sull'argomento - ha detto la consigliera comunale Antonietta Martinez - che ho esposto ieri pomeriggio in aula consiliare.
Tale richiesta nasceva da una proposta presentata sei mesi fa al Comune di Cagliari dall'associazione "Give him a chance". Sarà un caso ma ciò che non è stato fatto in sei mesi, in una settimana ha ottenuto un'improvvisa accelerazione. Personalmente ritengo che gli spazi per i bambini debbano avere la precedenza".
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