Continuano senza sosta in tutta l'isola le ricerche dei componenti del commando che ieri mattina sulla Ss 131, vicino a Bonorva (Sassari), ha assaltato il furgone portavalori della Vigilpol e ha portato via le casse contenenti oltre mezzo milione di euro. Le indagini, coordinate dalla Squadra mobile di Sassari, sono sulle tracce di un gruppo composto da sardi. Secondo la ricostruzione fatta con l'aiuto dei numerosi testimoni che hanno assistito all'agguato, erano molto giovani e ben addestrati. Il commando è entrato in azione poco prima delle 8. Divise mimetiche, giubbotti antiproiettile e passamontagna per coprirsi il volto, i rapinatori, almeno otto, hanno bloccato il traffico con un camion da cava rubato nelle vicinanze, hanno sparato in aria e contro il mezzo blindato, hanno ferito l'autista con le schegge di una pallottola di rimbalzo rivolta contro il parabrezza, hanno sequestrato una Hyundai Tucson di una veterinaria che si trovava in coda sulla statale, hanno disarmato, derubato della pistola e malmenato la guardia giurata di un'altra società di vigilanza accorsa sul posto per pura casualità, e dopo aver bruciato un'auto per bloccare il traffico anche in direzione di Sassari, così da agevolare la fuga, si sono dati alla macchia. Dai dettagli raccolti sinora si capisce soltanto che il colpo era studiato nei minimi particolari e che la banda ha potuto contare su informatori a conoscenza di ogni minimo dettaglio sul viaggio del furgone. Proprio per questo motivo desta molta perplessità l'ingenuità mostrata nel momento più concitato dell'operazione, quando i malviventi avrebbero sparato contro le casse che contengono i soldi, attivando così il sistema di macchiatura indelebile delle banconote che le renderebbe inutilizzabili. (ANSA).
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