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Trasparenza per combattere corruzione e valutare politiche

Trasparenza per combattere corruzione e valutare politiche

Intesa Regione-Trasparency. Pigliaru, è richiamo investitori

CAGLIARI, 09 febbraio 2015, 15:39

Redazione ANSA

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru - RIPRODUZIONE RISERVATA

Trasparenza per misurare le politiche e le leggi, ma anche come freno alla corruzione nella pubblica amministrazione, in attesa di una legge nazionale sul lobbing che possa rendere evidente gli interessi collettivi e privati che si celano dietro gare e bandi, che possono essere migliorati in funzione delle attese della collettività.
    La Regione ha firmato oggi un protocollo con Trasparency International Italia per migliorare la qualità dell'azione amministrativa e politica attraverso buone pratiche e il coinvolgimento dei cosiddetti stakeholders, i portatori di interessi, nella definizione delle politiche pubbliche che poi devono essere valutate nella loro efficacia.
    E tra le possibili proposte che arrivano dal presidente della Regione Francesco Pigliaru - che ha siglato l'intesa con Virginio Carnevali, presidente dell'associazione Trasparency - spunta anche l'ipotesi di trasformare la sede di rappresentanza della Giunta, Villa Devoto, in casa della trasparenza.
    "Trasparenza significa anche maggiore controllo che, se bene esercitato, può dare luogo alla verifica sulle politiche pubbliche e segnalare se un azione potrebbe incoraggiare comportamenti illeciti o potrebbe favorire qualcuno - ha detto Pigliaru -. Inoltre scrivere bandi migliori, con l'apporto dei portatori di interessi come fa l'Unione Europea, significa anche essere più efficaci nel perseguire gli obbiettivi che ci si dà.
    Una prima sperimentazione in questo senso è stata fatta con il ddl sull'edilizia che è stato pubblicato in anticipo per metterlo alla luce del sole. Infine - ha aggiunto - dobbiamo pensare che la corruzione tiene lontano gli investimenti internazionali".
    L'Italia, infatti, si pone al 69/o posto nella particolare classifica sulla corruzione, dove al primo posto c'è la Danimarca con un bassissimo livello di corruzione. "La Sardegna si avvicina al modello di trasparenza e efficienza, miglior viatico contro la corruzione - ha spiegato Carnevali -. Siamo convinti che quando interviene la magistratura vuol dire che il danno è già stato fatto, mentre dobbiamo prevenire".
    Secondo il direttore generale per la comunicazione della Presidenza della Giunta, Michela Melis, "c'è una grande attenzione alla partecipazione: ci doteremo di strumenti digitali e lavoreremo con le scuole e la società civile. Inoltre è prevista la partecipazione di un componente di Trasparency al gruppo di lavoro interassessoriale".
   

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