Sono stati 'diplomati' dall'Istituto
Alberghiero 'Armando Perotti' di Bari i primi Agrichef italiani
'certificati' da un istituto di Stato, che uniscono l'esperienza
di agricoltori, che conoscono profondamente il territorio ed i
suoi prodotti, con l'abilità in cucina nella realizzazione delle
ricette esclusive della tradizione contadina, conservate da
generazioni nelle campagne. Il percorso formativo, promosso
dagli Agriturismi di Campagna Amica e organizzato e curato
dall'Istituto Alberghiero Perotti di Bari, è stato orientato ad
agricoltori/chef che accolgono e fanno conoscere a consumatori e
turisti nazionali e internazionali le eccellenze
dell'enogastronomia pugliese, d'ora in avanti con un tocco di
tecnica e classe in più, grazie alle lezioni dello chef Antonio
De Rosa, coadiuvato dalla sua brigata. Gli Agrichef, gli
agricoltori che aprono quotidianamente le porte degli
agriturismi a consumatori e turisti, hanno dato prova delle
competenze acquisite e della rinnovata maestria con uno show
cooking che ha dilettato i palati e una cucina fusion creata per
l'occasione, nata dal connubio tra i prodotti della terra di
Puglia e quelli delle terre terremotate. L'olio extravergine di
oliva, il pane di Altamura, il canestrato, i funghi cardoncelli,
le mozzarebbe di bufala, gli ortaggi della biodiversità, sono
solo alcune delle 251 bandiere del gusto pugliese, miscelate da
una cucina fusion con i prodotti umbri caciotte, testanera,
roveja, zafferano, guanciali, ciauscoli e Salsicce secche. "Il
corso seguito dai nostri Agrichef ha inteso accrescere le
competenze dei cuochi/agricoltori - ha ribadito il Presidente
Nazionale degli Agriturismi di Campagna Amica, Diego Scaramuzza
- che operano all'interno delle cucine delle strutture
agrituristiche, conducendoli lungo un percorso formativo a 360.
Il cibo è certamente divenuto infallibile leva di comunicazione
verso i turisti nazionali ed internazionali. In Italia sono
4.965 le "Bandiere del gusto" a tavola assegnate sulla base
delle specialità alimentari tradizionali presenti sul territorio
nazionale. Sono 79 i prodotti che si sono aggiunti rispetto allo
scorso anno e che sono andati ad incrementare sul territorio
nazionale il patrimonio di specialità che sono ottenute secondo
regole tradizionali protratte nel tempo".
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