"In carcere a Lucera sono stato
accusato di essere il responsabile di un provvedimento
disciplinare nei confronti di un agente della polizia
penitenziaria e sono stato 'invitato', da uno di loro, ad
impiccarmi da solo, senza che fossero costretti loro a farlo".
E' questo uno dei passaggi della denuncia-querela presentata
alla Procura di Brindisi da un 36enne di San Vito dei Normanni,
detenuto fino a poche settimane fa tra le carceri di Lucera e
Foggia dove stava scontando una condanna per truffa. Il 36enne
si trova ora in detenzione domiciliare, e tramite il suo legale,
Andrea D'Agostino, ha voluto denunciare alcuni presunti abusi.
Il presunto provvedimento disciplinare sarebbe scaturito dopo
che il detenuto disse che un agente aveva aperto la sua cella
d'isolamento e preso degli alimenti che sarebbero stati trovati
nella cella di un altro detenuto.
Il 36enne era stato arrestato il 28 ottobre del 2023 e
trasferito inizialmente in carcere a Brindisi. Qui ha informato
il personale medico di un'operazione chirurgica di 'selve
gastrectomy' che aveva subito allo stomaco, chiedendo che la sua
dieta fosse a base di frullati e proteine. "Dopo alcuni giorni -
ricostruisce nella denuncia - vengo trasportato d'urgenza in
ospedale, in pericolo di vita". Dopo aver recuperato le sue
condizioni di salute, il 36enne rientra in carcere e racconta di
essere stato "visitato dallo psichiatra che mi chiede se avessi
mai fatto uso di terapia ansiolitica. Rispondo negativamente e
rifiuto la terapia. La terapia viene comunque somministrata,
facendola passare per vitamina b12", afferma. Il 21 novembre il
36enne viene trasferito a Lucera e messo in isolamento perchè,
ricostruisce il detenuto, "la polizia penitenziaria voleva
comprendere esattamente come mi alimentavo, indagando su cosa
mia moglie mi portasse come cibo". Durante un controllo gli
agenti avrebbero scoperto alimenti registrati con il nome del
36enne nella cella di un altro detenuto e per questo "venivo
richiamato dalla direttrice" a cui dissi che gli "alimenti erano
stati presi dalla mia cella e portati in quella dell'altro
detenuto da un agente" che poi subì il provvedimento
disciplinare.
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